Cinque titoli NBA, dei quali tre consecutivi, due ori olimpici con la nazionale USA, Pechino 2008 e Londra 2012, ma anche un Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione per “Dear basketball” e un epico congedo dal parquet nel 2016 in una partita da 60 punti entrata nella leggenda. Il 26 gennaio il mondo ricorda Kobe Bryant, grande cestista innamorato dell’Italia scomparso un anno fa in un tragico incidente aereo insieme alla seconda delle sue quattro figlie, Gianna-Maria Onore. Una vita al massimo tra gli Usa e il Bel Paese con tante luci e non meno ombre; una vita che è diventata un romanzo nel libro di Simone Marcuzzi in libreria da oggi, Kobe.
La meravigliosa, incredibile e tragica storia del Black Mamba (Piemme, pagg. 240; Euro 16,90). Dall’infanzia in Italia ai successi, dalle difficoltà in famiglia al rapporto con la moglie, dai tradimenti all’accusa di stupro, un campione sempre teso tra i due opposti di padre amorevole e marito egoista e prevaricatore, un enigma aperto tra leader e tiranno: in due parole, Black Mamba. Il romanzo ricostruisce la vita del cestista dall’infanzia in Italia al seguito del padre, tra Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia, prima di tornare negli Stati Uniti e diventare la stella dei Los Angeles Lakers, con cui giocherà per 20 stagioni fino al ritiro.
Educato ad avere una totale fiducia nei suoi mezzi, Kobe ha immaginato molto presto di poter diventare il migliore con brama di agonismo, desiderio di andare oltre e superare i grandi miti come Michael Jordan, che da sempre ha fatto da pietra di paragone per le sue imprese. Ma qual è stato il prezzo di queste vittorie? Una meravigliosa, incredibile e dolorosa storia di sport e di vita, una grande narrazione sulle emozioni e i misteri di uno dei più grandi giocatori NBA di sempre.