di Luigi Tuccio *
Reggio Calabria – E’ davvero desolante il quadro che si sta delineando nell’ambito delle elezioni amministrative che hanno riguardato la nostra città nell’anno 2020, interessato ormai alla seconda indagine da parte della Procura della Repubblica, i cui Magistrati vanno sostenuti nella loro encomiabile azione di recupero della legalità all’interno delle istituzioni locali.
Si tratta di attività che non possono rimanere isolate, ma che devono essere sostenute da quella parte sana della politica che non ha bisogno del consenso per sedere nel civico consesso e che rivendica il proprio sdegno per quanto sta succedendo a Palazzo San Giorgio.
Lasciano di stucco le parole dei vari Falcomatà e Marino, nel richiamare glissanti questioni di necessitata azione amministrativa, oltre all’eloquente silenzio di Irto; di quei soggetti cioè, che nel recente passato manifestavano ragioni di opportunità per cui chiedevano le dimissioni di alcuni assessori di centro destra, coinvolti in goffe vicende kafkiane e mai coinvolti in procedimenti giudiziari.
Parimenti basiti si resta dinanzi all’inerzia dell’ente prefettizio che dovrebbe esercitare il potere ispettivo, su delega ministeriale ed attivare la commissione di accesso, per cui relazionare al Ministro dell’Interno, atteso che l’alterazione del voto ha riguardato uno dei quartieri a più alta densità mafiosa della città!
Duole, infine, assistere al connivente silenzio dei consiglieri di minoranza che dovrebbero disertare sistematicamente i lavori dell’aula, anche con eclatanti dimissioni di tutti i consiglieri comunali, al fine di consegnare al Presidente del Consiglio comunale ed al Sindaco, un’aula totalmente priva della minoranza a testimonianza del decretato scippo di democrazia che, ad opera del centro sinistra, ancora una volta ferisce la nostra città.
Un velo pietoso va steso, infine, al roboante silenzio dell’Assessore alla legalità, Rosanna Scopelliti, posta a presidio di valori, ricevuti jure ereditario, non suscettibili di alcuna valutazione politica.
Proprio la Scopelliti dovrebbe sollecitare la convocazione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica e l’avvio delle attività ispettive da parte della Prefettura, oltre a pretendere le dimissioni dell’indagato assessore Demetrio Delfino, odierno compagno di banco, minacciando le proprie!
* Componente Direttivo Calabria
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