Brogli elettorali a Reggio Calabria: altri 4 indagati

Anche 2 candidati a consigliere del centrodestra

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Reggio Calabria – Si allunga la lista degli indagati nell’inchiesta della Procura della Repubblica per i brogli elettorali nelle elezioni dello scorso settembre per il rinnovo del consiglio comunale di Reggio Calabria.

Nell’elenco degli indagati, oltre all ex consigliere del Pd Antonino Castorina, ristretto ai domiciliari, figurano adesso anche due candidati a consigliere nello schieramento di centrodestra, Luigi Dattola (Fratelli d’Italia) e Giuseppe Eraclini (Forza Italia), oltre a Paola Serranò (Pd), ex consigliere non candidatasi a settembre 2020, e Giuseppe Cuzzocrea, candidato in una lista civica in appoggio del sindaco Giuseppe Falcomatà. La notizia, riportata stamane dalla testata “Il Reggino”, è stata confermata all’AGI da fonti giudiziarie.

La lista degli indagati comprende anche Giuseppe Saraceno, zio di Antonino Castorina, Serena Minniti, membro dello staff di Castorina, Elena Anna Cotugno e Giuseppina Facciolo. Le indagini sono eseguite dalla Digos di Reggio Calabria con il coordinamento del procuratore Giovanni Bombardieri e dell’aggiunto Gerardo Dominijanni. Le ipotesi di reato contestate a vario titolo sono violazione della legge elettorale e falso.

L’inchiesta della Procura della Repubblica, dunque, lievita. Nella tornata elettorale del settembre 2020, il candidato del centrosinistra Giuseppe Falcomatà, vinse con largo margine sul candidato del centrodestra, Antonino Minicuci. Le indagini, subito avviate dalla Digos della questura di Reggio Calabria, su delega dell’Ufficio di Procura e coordinate dal Procuratore aggiunto Gerardo Dominjanni, diedero i primi riscontri lo scorso dicembre, quando fu arrestato e posto ai domiciliari il consigliere comunale eletto, Antonino Castorina, del Partito Democratico, insieme ad un suo collaboratore, Carmelo Giustra, presidente di uno dei seggi sottoposti a controllo, e uno zio del Castorina, Giuseppe Saraceno.

Le successive indagini di questi mesi della Procura della Repubblica e della Digos, hanno fatto emergere ulteriori elementi di valutazione, allargando la platea degli indagati anche ad altri tre candidati, Luigi Dattola (FdI), Giuseppe Eraclini (FI) e Giuseppe Cuzzocrea (Lista Civica), non eletti nel 2020, finiti anche loro nel registro degli indagati per falso e violazione della legge elettorale. Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, gli indagati erano riusciti ad ottenere decine di deleghe di elettori anziani e ammalati, e anche di persone decedute, per il così detto ‘accompagno’ nella cabina elettorale per esprimere il voto. Il quadro indiziario ha indotto il pm Paolo Petrolo a richiedere al gip Stefania Rachele la proroga delle indagini, richiesta accolta dal giudice decidente. Il quadro indiziario ha indotto il pm Paolo Petrolo a richiedere al gip Stefania Rachele la proroga delle indagini, richiesta accolta dal giudice decidente. Nell’inchiesta risultano altresì ufficialmente indagati Giuseppina Facciolo, Paola Maria Serranò, consigliere uscente del Pd e non ricandidatasi nel 2020, Elena Anna Cotugno e Serena Minniti, sfiorati nella prima fase delle indagini.

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