La Strada con Saverio Pazzano chiede completa esenzione dal pagamento dei tributi locali per chi denuncia il racket

Lo prevede già una Delibera approvata in Consiglio Comunale nel 2012

Tiberio Bentivoglio e Giuseppe Falcomatà

Tiberio Bentivoglio e Giuseppe Falcomatà

Reggio Calabria – Saverio Pazzano, consigliere comunale de La Strada, a sostegno dell’imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio e di tutte le imprese cittadine che denunciano coraggiosamente il racket, ha inviato agli assessori Rosanna Scopelliti e Irene Calabrò, nonché al Presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, formale richiesta di riscontro a proposito di un tema decisivo per l’affermazione della legalità nel nostro territorio.

Riportiamo di seguito il testo della missiva di Pazzano:

«Egregie assessore, egregio Presidente del Consiglio,

Scrivo nella certezza di avere pieno riscontro rispetto a un tema di fondamentale importanza per la nostra città.
In data 27 aprile del 2012 il Consiglio Comunale ha approvato la Delibera n. 17 che stabilisce la completa esenzione dal pagamento dei tributi locali per le imprese che hanno sporto denuncia contro il Racket. Come specificato al punto 4 della predetta Delibera, si sanciva l’immediata eseguibilità del provvedimento. Con tale Delibera si approvava il “Regolamento per il riconoscimento delle esenzioni per i tributi locali in favore delle imprese che hanno sporto denuncia contro il Racket”.

Da tale Delibera ritengo derivi che tale ragione di esenzione debba essere riportata esplicitamente in tutti i regolamenti dei tributi locali. Chiedo pertanto che avvenga integrazione nei vari Regolamenti dei tributi locali, nei quali tale criterio di esenzione è – per quanto mi risulta – assente. Importante è anche verificare tempestivamente presso gli Uffici preposti l’avanzamento di richieste di esenzione pervenute ai sensi del Regolamento in oggetto.

Nel medesimo Regolamento deliberato si specifica, all’art. 5, “Al soggetto vittima che non abbia informato le autorità giudiziarie o è accusato del reato di favoreggiamento senza aver fornito utile collaborazione, l’Amministrazione Comunale, nel caso di autorizzazioni, concessioni o altro provvedimento di sua esclusiva competenza, necessario per lo svolgimento di attività economiche in strutture pubbliche o per lo svolgimento di servizi pubblici, applica la revoca delle medesime autorizzazioni o concessioni”. Chiedo che tale specifica trovi esplicito riferimento nei bandi dell’Amministrazione Comunale e, di conseguenza, in tutti gli atti stipulati con chiunque gestisca attività economiche in strutture di proprietà comunale. Avvenga anche una verifica dei requisiti, ai sensi dell’art. 5 del suddetto Regolamento, per chi già ha un’attività economica in strutture pubbliche.

Correttamente sia sul sito dell’Amministrazione Comunale che sul sito di Hermes-Servizi Metropolitani la Delibera n.17 del 2012 è pubblicata. Tuttavia, ritengo che tale semplice pubblicazione sia insufficiente e credo sia anche importante che a tale Delibera venga data, attraverso tutti i canali di comunicazione del Comune, la massima diffusione, perché arrivi a ogni impresa, a ogni esercente, a ogni cittadina e cittadino il chiaro messaggio che denunciare è l’unica cosa giusta da fare. Eventualmente mi permetto di consigliare anche incontri con le diverse associazioni di categoria per una più netta condivisione dei contenuti».

La Strada spiega la richiesta così:

Andiamo dritto al punto: il 27 aprile del 2012 il Consiglio Comunale ha approvato la Delibera 17 che stabilisce la completa esenzione dei tributi locali per le imprese che hanno sporto denuncia contro il Racket.
Non si tratta di una questione facoltativa, ma di una Delibera esecutiva che vincola il Comune ad agire in tal senso.
Correttamente Hermes-Servizi Metropolitani la pubblica sul proprio sito, così come il Comune. La trovate all’indirizzo http://www.hermesrc.it/…/delibera_esenzioni_racket1.pdf. Ma una pubblicazione ai sensi di legge resta fredda, inerte se non se ne dà massima diffusione, se non si informano gli esercenti, se la città reale la disconosce. Questo spetta essenzialmente alla politica, a chi indirizza la visione di città.
Vogliamo un Comune che stia dalla parte di chi denuncia il racket, vogliamo un Comune che si schieri contro la massondrangheta in modo chiaro e netto, con atti formali e non con semplici dichiarazioni di solidarietà. La Politica ha il dovere di tradurre la solidarietà in azioni concrete.
Non ci giriamo intorno. L’attuale vicenda di Tiberio Bentivoglio ci parla di un Comune che mette in mora, per ragioni di locazione, un simbolo di liberazione di questa nostra città. La città è con lui, il Comune si adoperi a rispondere al bisogno di giustizia sociale della città.
Chiediamo tre cose:
– Se il Comune ha negli anni richiesto le diverse tasse comunali a Bentivoglio, provveda all’annullamento di tutte le azioni intraprese in tal senso.
– Rispetto al canone di locazione futuro della Sanitaria Sant’Elia si provveda immediatamente a fare quanto negli ultimi anni non si è fatto: avviare un tavolo perché, entro il quadro normativo, si trovi una rinegoziazione. Rispetto alla locazione pregressa e alla messa in mora si avvii immediatamente un tavolo per trovare una soluzione.
– Venga data massima diffusione reale alla Delibera di esenzione dai tributi per chi denuncia il racket. Venga immediatamente inserita per iscritto come criterio di esenzione nei Regolamenti dei diversi tributi locali, come stabilito dal Consiglio Comunale nel 2012! Si deve sapere dappertutto che denunciare conviene e viceversa non denunciare significa perdere il diritto di operare con le proprie attività economiche in strutture pubbliche.
Il Regolamento per l’esenzione dei tributi per chi denuncia: nel 2012 l’hanno votato diversi dei consiglieri attuali e chi allora era in minoranza oggi è addirittura alla guida della città. C’è già, insomma, una carta scritta che sostiene chi denuncia. Potremmo dire che è ancora insufficiente e certamente impegnarci di più per potenziarla. Ma applicarla sarebbe già il timido inizio di una rivoluzione.
Chi denuncia è patrimonio della Città, mettiamoci immediatamente al lavoro per restituire a queste persone una piccola parte di ciò che loro danno in prestigio, dignità, giustizia, ricchezza materiale e immateriale al territorio. Profitto sociale, perché restituiscono benessere e ricadute positive, vera ricchezza nel tessuto sociale.
Vogliamo dirlo che stiamo con chi denuncia? Che la Città sta con chi denuncia? Diciamolo. Ma, siccome è già scritto, votato, approvato, deliberato, più che dirlo facciamolo. E subito.

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