Brogli elettorali, Castorina esce dai domiciliari

Il gip su richiesta del pm ha sostituito la misura cautelare con il divieto di dimora a Reggio Calabria

Antonino Castorina

Antonino Castorina

Reggio Calabria – Antonino Castorina, l’ex consigliere comunale del Pd indagato dalla Procura della Repubblica per i presunti brogli elettorali, torna in libertà. Lo ha deciso il gip di Reggio Calabria, che su richiesta dello stesso pubblico ministero ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con il divieto di dimora a Reggio Calabria. La difesa del consigliere Castorina, gli avvocati Francesco Calabrese e Natale Polimeni, annuncia di avere in programma di svolgere attività investigativa ulteriore a quella già compiuta dagli Uffici di Procura, al fine di dimostrare come il meccanismo ipotizzato non è riconducibile al proprio assistito.

La difesa di Castorina inoltre esprime soddisfazione per il rigetto del ricorso al Tar proposto da elettori e candidati nei confronti di Antonino Castorina e degli eletti al Comune. Sono state integralmente recepite le eccezioni e deduzioni difensive dell’avvocato Natale Polimeni, difensore di Castorina, e degli avvocati Fedora Squillaci ed Emilio Morabito difensori del Comune di Reggio Calabria, che hanno sostenuto l’irricevibilità del ricorso per tardività dello stesso ma anche e soprattutto la sua infondatezza, in quanto basato su un’indagine penale in corso il cui teorema accusatorio ha trovato forte e motivata contestazione da parte della difesa nella fase cautelare. «La contestazione penale, infatti – osserva l’avvocato Natale Polimeni – non è assolutamente provata e contiene una ricostruzione dei fatti e delle operazioni elettorali che si scontra finanche con prove di natura documentale per come si dimostrerà nel corso del giudizio».

Le dichiarazioni a caldo di Antonino Castorina

Queste le dichiarazioni a caldo di Castorina: «Il ritorno in libertà da solo non basta, è assolutamente necessario l’accertamento definitivo della verità dove sarà chiarita la mia estraneità ai fatti contestati. Unico concorso morale di cui sono responsabile è quello per avere una città migliore, obiettivo da sempre agognato. In questi mesi tante bugie raccontate da parte dei più, in un festival dell’ipocrisia e nel tentativo di spostare il processo fuori dalle aule di Tribunale. A Reggio Calabria non è purtroppo una novità, da uomo di legge resta intatta la mia fiducia nella Giustizia Giusta e nella Magistratura; verità e storia personale non vanno umiliate».

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