La Cassazione rimette in discussione i presupposti per l’arresto dell’ex sindaco di Rosarno

La Suprema Corte ha rimesso gli atti al Tribunale del riesame di Reggio Calabria

Giuseppe Idà

Giuseppe Idà, sindaco di Rosarno

Rosarno (Reggio Calabria) – La V sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, decidendo sul ricorso presentato dagli avvocati Armando Veneto e Giuseppe Martino, difensori dell’ex sindaco di Rosarno, Avv. Giuseppe Idà, ha annullato l’ordinanza emessa dal Tribunale del riesame di Reggio Calabria che confermava parzialmente la custodia cautelare inflitta all’avvocato Idà e lo costringeva a dimettersi da Sindaco. Ne danno notizia in una nota stampa gli avvocati Armando Veneto e Giuseppe Martino.

La Cassazione ha rimesso gli atti allo stesso Tribunale perché decida sulle esigenze cautelari attenendosi però alle direttive che la Corte Suprema indicherà. «Torna così in discussione – si legge nella nota – il procedimento che, costringendo alle dimissioni il sindaco Idà ha comportato la dimissione della maggioranza del Consiglio ed il subentro della commissione prefettizia al posto degli organi eletti dai cittadini».

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