Reggio Calabria – Progettavano di rapire il sindaco di Scilla per ottenere la concessione di un tratto di spiaggia. E’ quanto emerge, secondo quanto riporta l’Agi, dall’indagine dei Carabinieri che stamani in provincia di Reggio Calabria ha portato all’esecuzione di 19 arresti nell’ambito dell’operazione Lampetra. In una conversazione dell’aprile 2020, che secondo gli inquirenti costituirebbe la “cartina di tornasole dell’approccio, di pura impostazione ‘ndranghetista” con cui gli indagati coltivavano i propri interessi illeciti, l’indagato Carmelo Cimarosa dialogando con un soggetto rimasto non identificato programmava le pressioni da esercitare nei confronti del nuovo sindaco di Scilla, Pasqualino Ciccone, al fine di ottenere indebite concessioni per lo sfruttamento della spiaggia.
Queste le parole intercettate pronunciate da Cimarosa: “Gli apri subito lo sportello ah, con i cappucci e lo mettiamo in macchina, cammina! E lo saliamo a Melia. Là ho presentato la domanda, se non la fai una botta in testa la prossima volta ed è finito il film! E ci facciamo dare qualcosa in spiaggia”. Circostanza ritenuta ancora più “allarmante” dagli inquirenti è che, all’epoca della conversazione, Ciccone non era stato ancora eletto in quanto le elezioni comunali si sarebbero celebrate il 20 e 21 settembre “e tuttavia Cimarosa riteneva certa l’elezione di quest’ultimo”.