Reggio Calabria. Processo Epicentro, con 53 condanne e 5 assoluzioni da ogni accusa termina il maxi processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato dinnanzi al gup Francesco Campagna, scaturito da tre inchieste della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, diretta dal procuratore capo Giovanni Bombardieri, contro le principali cosche mafiose della città. Il gup Campagna ha inflitto 53 pene fra i 2 e i 23 anni di reclusione e solo 5 assoluzioni.
Il maxi processo Epicentro sulle cosche più agguerrite di Reggio Calabria, che vedeva originariamente indagate 75 persone, di cui 17 hanno scelto il rito ordinario, è la riunificazione di tre recenti indagini (le operazioni “Malefix”, “Metameria” e “Nuovo corso”) contro le cosche cittadine, in particolare contro le nuove generazioni della cosca De Stefano e i suoi satelliti, individuate come i presunti responsabili di vessazioni e richieste di tangenti nei confronti di imprenditori economici operanti nel centro storico cittadino, come la “Berna costruzioni” e “Siclari costruzioni generali”, che hanno scelto di denunciare le minacce ricevute.
Le indagini della Procura distrettuale antimafia, inoltre, hanno indicato come la ‘ndrangheta a Reggio Calabria sia “De Stefano-centrica”, dal nome della cosca dominante rispetto a cui le altre cosche devono fare un passo indietro. Tra i condannati odierni, a 12 anni e 8 mesi di reclusione, figura Giorgio De Stefano, detto “Malefix”, secondo l’accusa rappresentante a Milano dell’omonimo clan ‘ndranghetista, dove gestiva un ristorante frequentato da personaggi famosi dello spettacolo.
Processo Epicentro, i nomi dei 53 condannati in abbreviato (condanna in primo grado non ancora definitiva):
- Achraf Aboulkair, 2 anni due mesi e venti giorni;
- Giuseppe Araniti, 2 anni;
- Francesco Aricò, 14 anni;
- Antonio Riccardo Artuso, 8 anni, dieci mesi e venti giorni;
- Filippo Barreca, 20 anni;
- Marcello Bellini, 9 anni un mese e dieci giorni (difeso dall’avvocato Renato Russo, l’accusa aveva invocato una condanna a 20 anni di reclusione)
- Cosimo Bevilacqua, 15 anni e quattro mesi;
- Domenico Calabrò, 23 anni;
- Amato Salvatore Campolo, 5 anni sei mesi e 20 giorni;
- Paolo Caponera, 12 anni;
- Donatello Canzonieri, 19 anni e otto mesi;
- Demetrio Condello, 20 anni;
- Giandomenico Condello, 18 anni e dieci mesi;
- Maurizio Pasquale De Carlo, 6 anni;
- Carmine De Stefano, 20 anni;
- Giorgio De Stefano, 12 anni e otto mesi;
- Paolo Rosario De Stefano, 14 anni;
- Orazio De Stefano, 20 anni;
- Giovanni Battista Foti, 12 anni;
- Giovanbattista Fracapane, 13 anni e quattro mesi;
- Luigi Germanò, 2 anni;
- Santo Germanò, 2 anni e otto mesi;
- Andrea Giungo, 15 anni e quattro mesi;
- Francesco Giustra, 9 anni e quattro mesi;
- Antonino Labate, 15 anni un mese e dieci giorni;
- Francesco Labate, 16 anni e otto mesi;
- Antonino Latella, 14 anni;
- Antonio Lavilla, 7 anni un mese e dieci giorni;
- Giuseppe Leuzzo, 18 anni e otto mesi;
- Antonio Libri, 20 anni;
- Edoardo Mangiola, 18 anni;
- Alfonso Molinetti, 12 anni e due mesi;
- Luigi Molinetti, 20 anni;
- Salvatore Giuseppe Molinetti, 8 anni:
- Antonino Monorchio, 16 anni e otto mesi;
- Domenico Morabito, 12 anni due mesi e venti giorni;
- Paolo Morabito, 7 anni cinque mesi e dieci giorni;
- Domenico Musolino, 8 anni due mesi e venti giorni;
- Filippo Palumbo, 8 anni;
- Giuseppe Pizzimenti, 2 anni;
- Nicola Pizzimenti, 9 anni;
- Antonino Augusto Polimeni, 9 anni;
- Carmine Polimeni, 16 anni;
- Lorenzo Polimeno, 12 anni cinque mesi e dieci giorni;
- Pasquale Politi, 9 anni un mese e dieci giorni;
- Giovanni Francesco Raffa, 2 anni e otto mesi;
- Antonino Randisi, 9 anni e quattro mesi;
- Salvatore Saraceno, 2 anni e tre mesi;
- Antonio Serio, 12 anni;
- Domenico Tegano, 18 anni;
- Paolo Tripodi, 8 anni dieci mesi e venti giorni;
- Andrea Vazzana, 8 anni;
- Vincenzino Zappia, 10 anni nove mesi e dieci giorni
Processo Epicentro, i nomi dei 5 assolti da ogni addebito in abbreviato:
- Luana Barreca (immediatamente rimessa in libertà per effetto della sentenza di assoluzione);
- Giuseppe Campolo;
- Antonio Cappelleri;
- Demetrio Gattuso (difeso dagli avvocati Marco Tullio Martino e Maria Leonardo, assolto dall’accusa di associazione mafiosa e immediatamente rimesso in libertà per effetto della sentenza di assoluzione. Secondo l’accusa, che aveva invocato una condanna di 16 anni di reclusione, era il presunto capo locale del quartiere Croce Valanidi di Reggio Calabria);
- Modafferi Maria