I consumatori di cannabis esperti sanno bene quanto fumare il bong sia uno dei metodi migliori per ottenere il massimo dalla marijuana legale, in termini di morbidezza e ampiezza della boccata, di gusto e di filtrazione delle particelle nocive legate al fumo.
Il tutto mantenendo inalterati i principi attivi come il CBD e i composti quali cannabinoidi e terpeni, che sono alla base dell’esperienza piacevole e rilassante che va ricercando il consumatore di erba.
Vediamo allora di avere una panoramica esauriente su questo strumento dall’aura quasi leggendaria, ma che in realtà è ancora troppo poco conosciuto nei suoi vari aspetti.
Che cos’è un bong e come è composto
Un bong, conosciuto anche con il nome di pipa ad acqua, è un oggetto di varia forma e materiale che permette di fumare facendo passare il fumo da un liquido, solitamente acqua, in grado di fare da filtro per le particelle più pesanti conseguenti alla combustione e di raffreddare in parte la tirata.
Le principali parti che lo costituiscono sono:
- La base è la parte inferiore del bong, è qui dove è contenuta l’acqua e il fumo viene generato, per poi emergere gorgogliando attraverso il liquido. Può avere una larghezza variabile, che nel caso dei bong interamente cilindrici coincide con quella della camera.
- La camera è la parte cilindrica che, allungandosi in alto, arriva a raggiungere il bocchino. Da qui scorre il fumo già parzialmente filtrato e raffreddato.
- Il bocchino è appunto dove si appoggiano le labbra per inalare il fumo, si colloca nella parte superiore del bong, sopra la camera.
- Il braciere è la parte dove vengono collocate le cime di erba, per poi venire bruciate. Può essere dello stesso materiale del bong se questo è in vetro oppure in metalli come l’acciaio e il rame.
- Il gambo è un tubo che, tramite una fessura nel corpo del bong, fa da collegamento tra il braciere e la base/camera.
- Il percolatore e il foro di carburazione sono elementi non sempre presenti: il primo serve a filtrare e a raffreddare ulteriormente il fumo, il secondo permette di inalare quantità di fumo maggiori con un controllo migliore.
Vantaggi del bong
La capacità dell’acqua, come di altri eventuali sistemi di filtraggio presenti, di depurare parzialmente il fumo da particelle nocive e irritanti e di rinfrescare la boccata consentono un’esperienza d’uso più fresca e delicata.
L’esperienza aromatica e gustativa è poi ulteriormente personalizzabile, provando per esempio a inserire nell’acqua scorze di limone o spezie, o sostituendo l’acqua con del tè o bevande a bassa gradazione alcolica.
L’effetto del bong viene avvertito con un impeto e una velocità maggiori rispetto a una normale canna, e ha tendenza a svanire in modo più rapido: è quindi perfetto nei casi che si preferisca un’esperienza un po’ più delimitata nei tempi.
Spesso si tratta poi di oggetti davvero scenografici e sappiamo bene che anche l’occhio vuole la sua parte. Non necessitano altro che di erba buona, acqua e un po’ di cura. Non c’è bisogno di sprecare cartine o filtri.
Guida all’utilizzo
Vediamo i passaggi corretti per iniziare a fumare un bong: si comincia dall’inserire una quantità d’acqua fresca sufficiente a ricoprire completamente la fessura del gambo, così come le aperture dei percolatori nel caso questi siano presenti. Nelle sessioni lunghe sarebbe comunque consigliato cambiare l’acqua ogni 10 boccate circa.
Collocare una retina filtrante nel braciere eviterà che le parti più piccole delle cime finiscano nel gambo sottostante.
A questo punto si procede a riempire il braciere con la cannabis tritata, l’ideale è macinarla con un grinder per ottenere una consistenza medio-fine. Ottimale è riempire il braciere quasi completamente, ma senza pressarlo troppo.
Prendere saldamente con un mano il bong e, prima dell’accensione, provvedere a tappare con un dito il foro di carburazione, se presente. Altrimenti verrà aspirata solo aria.
Appoggiare le labbra lievemente aperte contro il bocchino, applicando una leggera pressione per sigillare bene l’apertura. Con la mano libera andare ad accendere le cime nel braciere aspirando allo stesso tempo.
È sufficiente mantenere la fiamma sopra l’erba per pochi secondi, mentre si inspira lentamente; una volta accesa, togliere la fiamma, continuando ad aspirare.
Una volta che il bong è pieno di fumo andare a stappare il foro di carburazione o, se questo è assente, estrarre il gambo dal foro che lo contiene. Inalare il fumo dal bong espirandolo subito: i principi attivi hanno un assorbimento immediato, non c’è alcun motivo di trattenere più a lungo il fumo nei polmoni.
Dopo ogni utilizzo togliere sempre acqua e residui di resina, lavando accuratamente il bong con acqua calda e asciugandolo con un panno in carta o in microfibra.
Ricordiamo comunque come sia dimostrato che aspirare fumo prodotto da combustione, che sia di tabacco o cannabis, ha effetti nocivi sulla salute.