Éthos: «I Bronzi vadano anche all’Expo di Milano 2015»

Reggio Calabria. Tanto clamore ha suscitato la vicenda dei Bronzi e tanti, in modo autorevole, hanno esposto le loro ragioni pro o contro l’invio delle statue in quel di Sardegna. Che qualcuno abbia cambiato improvvisamente parere o che improvvisamente quel che poteva sembrare un pericoloso viaggio, sia ora diventato solo uno spostamento di routine, sta nelle cose di questo nostro vivere i problemi, condizionati più dal colore politico di questo o quel Ministro, o di questo o quel Presidente del Consiglio orientati come siamo, che non dalla giustezza e dalla convenienza che può determinare un evento. Intervenire per alzare la posta dello scontro non ci sembra utile.
Preferiamo conseguentemente avanzare una proposta che, ci auguriamo, possa aprire un dibattito serio e possibilmente non strumentale. Premesso che tecnicamente disconosciamo se sia possibile o meno trasportare i Bronzi senza che gli stessi subiscano danni e che questa decisione spetta al Ministero dei beni culturali con le responsabilità che ne conseguono, riteniamo che sinora, questa splendida realtà rappresentata dai Bronzi di Riace, sia stata poco e male sfruttata. Sorvolando, per questione di brevità, su tutto quel che si dovrebbe fare in loco per rendere appetibile il soggiorno nella nostra Città e per far sì che le visite “mordi e fuggi” si trasformino in soggiorni duraturi presso le nostre strutture turistiche (vedi Lido Comunale), pensiamo che far viaggiare i Bronzi in luoghi che offrano grande visibilità mediatica sia indispensabile e auspicabile. Sarebbe il caso, se la direzione da noi auspicata dovesse essere condivisa, di non attendere che una qualche autorità venga a prelevare, checché se ne dica, a suo piacimento, le statue per dare lustro alla propria immagine e non alla quella della nostra Reggio. A tal proposito, invece di patteggiare col Ministro dei Beni Culturali, che per inciso nulla può in materia di Aree Metropolitane e che tutt’al più può manifestare un impegno generico in tal senso, sarebbe più utile subordinare il viaggio in Sardegna ad uno molto più impegnativo, come quello per l’Expo del 2015 a Milano. Se questo viaggio è “indispensabile”, lo sia anche quello in terra lombarda, con l’impegno che l’immagine dei bronzi divenga il “logo” ufficiale dell’Expo. Riteniamo sia facile comprendere quale veicolo pubblicitario, all’interno di una vetrina mondiale, potrebbe essere un tale evento che, se preparato per tempo ed accompagnato da un progetto accurato che vedesse le strutture turistiche della città implementate o rifatte ex novo, veicolerebbero migliaia di visitatori. Sperando di poter contribuire, con le nostre modeste forze,ad aprire un confronto sul tema che dia la stura ad un progetto ambizioso e duraturo, giriamo a chi di competenza.

éthos
Sebastiano Cristiano
socio fondatore

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