Reggio Calabria. Si è svolto stamattina un interessante dibattito confronto, fra gli studenti dell’Istituto Professionale “Umberto Boccioni” e il questore di Reggio Calabria, Santi Giuffrè affiancato nella circostanza dal vice questore aggiunto Mariella Russo. All’incontro che è stato ospitato nell’aula magna dello stesso istituto, ha preso parte anche il dirigente scolastico, Francesco Paone. Quest’ultimo prima di concedere la parola al questore, ha messo in luce gli aspetti salienti del progetto di educazione alla cittadinanza attiva che la scuola sta promuovendo da diverso tempo, nell’arco degli anni scolastici.
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«Il percorso che abbiamo intrapreso – ha detto Paone – ha come obiettivo quello di avvicinare i nostri studenti alle istituzioni, per far capire loro che queste non hanno solo compiti repressivi ma innanzitutto, sono organi al servizio dei cittadini». Non è stata casuale dunque, la scelta operata dall’istituto di invitare il più autorevole esponente del territorio in materia di sicurezza e legalità. Il questore Giuffrè, che nel finale di dibattito non si è sottratto alle tante domande che gli studenti gli hanno rivolto, ha ribadito il concetto secondo cui «la polizia di prossimità è divenuta ormai il pane quotidiano della nostra azione amministrativa, a cui vanno aggiunti però, i contributi della società civile e in primis della scuola. Il bilancio – ha poi aggiunto Giuffrè – della mia attività qui dal gennaio 2008, è estremamente positivo sul piano dei risultati conseguiti dalla polizia giudiziaria. Tuttavia occorre che accanto a questi traguardi importanti da un punto di vista operativo, anche la società in cui operiamo cresca allo stesso ritmo. C’è ancora irrisolta nel nostro territorio, una questione culturale profonda in tema di legalità a cui le agenzie educative come la scuola, devono fornire delle risposte concrete, partendo proprio dalle giovani generazioni».
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