Cgil Reggio e Messina: «Adesso l’obiettivo è l’Area metropolitana dello Stretto»

Reggio Calabria – Messina. Con l’approvazione alla Camera dei deputati dell’emendamento voluto dal Pd reggino tendente ad inserire Reggio Calabria tra le città metropolitane, non solo si registra un grandissimo successo politico per il valore che questo provvedimento porta in sé, ma si fa un grande passo in avanti nella direzione dell’area metropolitana dello Stretto. Due anni fa, durante la sesta edizione della “Festa del Lavoro”, abbiamo lanciato un’iniziativa concreta dal titolo suggestivo: “Lo Stretto indispensabile” nella quale la Cgil di Reggio Calabria e la Cgil di Messina, partendo dal presupposto che i due territori non sono divisi, ma uniti dal mare, hanno messo in piedi un ragionamento e un percorso.

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Reggio Calabria e Messina hanno in comune tante cose: un tessuto produttivo debole, livelli di disoccupazione e di precarietà patologicamente alti, marginalizzazione dal resto dell’Italia e del mondo determinata da carenze strutturali e dalla debolezza del sistema integrato dei trasporti, welfare quasi inesistente, sistema sanitario insufficiente, la distruzione del terremoto di cento anni fa, la ricostruzione difficile e incompleta, la debolezza politica, sociale ed economica non solo rispetto al resto del Paese, ma anche nelle rispettive Regioni (Reggio in Calabria e Messina in Sicilia). Ma hanno in comune anche la storia, la cultura, le tradizioni, il clima, la bellezza dei luoghi, le potenzialità turistiche, la collocazione geografica che porta lo Stretto ad essere baricentro del Mediterraneo, le aspirazioni, le storiche aspettative e le delusioni. Partendo, dunque, da ciò che ci unisce, nel bene e nel male, elaborammo e siglammo in quella “Festa” un protocollo d’intesa che andava verso la realizzazione della Cgil dello Stretto, un laboratorio, un luogo di elaborazione e promozione di iniziative, politiche e piattaforme tendenti a produrre uno sforzo congiunto per la crescita dei due territori che era e poteva essere rappresentata dalla istituzione dell’ area metropolitana dello stretto.
Sapevamo benissimo che si trattava di un percorso lungo, difficile, a tappe. Un vero e proprio giro d’Italia con le sue scalate, le gare a cronometro, le fughe, le volate, le tappe di montagna. E per questa ragione abbiamo lavorato su due terreni uno esterno ed uno interno. Da un lato, abbiamo sollecitato le Istituzioni delle due sponde, i partiti, le associazioni, le singole personalità a lavorare e ragionare avendo ben presente che insieme siamo più forti. Dall’altro abbiamo lavorato sul livello interno proponendo ed approvando all’unanimità tutte e due le camere del Lavoro, quella reggina e quella messinese, nelle rispettive conferenze d’organizzazione, un documento in cui si sosteneva politicamente e tecnicamente la costruzione della Cgil dello Stretto. Quel percorso è stato premiato dalla conferenza d’organizzazione nazionale con il riconoscimento nelle delibere attuative ed ha avuto un significativo riconoscimento e sostegno direttamente da Guglielmo Epifani che chiudendo la Festa del Lavoro del 2008 a Reggio Calabria ha riconosciuto l’importanza dell’iniziativa che serve a far uscire dall’isolamento due territori importantissimi per il sistema Paese.
Oggi, dopo tante iniziative congiunte come quella recente a Messina sul sistema integrato dei trasporti con il contributo e sostegno all’Area metropolitana dello Stretto venuto anche dalla Filt-Cgil nazionale, dopo il documento congiunto che la Cgil di Reggio Calabria e di Messina hanno prodotto a sostegno dell’emendamento del Pd locale, la Camera approva e riconosce una richiesta che proviene dal territorio e un diritto e un’ambizione incontestabili. Oggi, due grandi aree unite dal mare, che hanno bisogno di interventi simmetrici a sostegno della qualità della vita sanno di potere e di dovere puntare l’una sull’altra, sostenendosi reciprocamente e facendosi forza attraverso le potenzialità urbane e quelle di sistema nella provincia come il porto di Gioia Tauro, le risorse della riviera Jonica, la forza trainante delle isole Eolie e di Taormina. L’approssimarsi del 2010 – avvio dell’area di libero scambio nel Mediterraneo- impone che le due sponde dello Stretto siano collegate attraverso un sistema integrato dei trasporti che faciliti ed incentivi gli scambi commerciali, la mobilità delle persone, che faccia decollare il turismo, metta a sistema l’università, determini la creazione di una autorità portuale unica che sovrintenda all’indirizzo, alla programmazione, al controllo, al coordinamento e alla promozione delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nei porti ricadenti tra le due sponde per gestire in maniera unitaria e sinergica il sistema delle aree portuali dello Stretto che diverrebbe uno straordinario strumento di programmazione economica, volano di sviluppo, certezza di finanziamenti, sperimentazione di una nuova prassi amministrativa e territoriale di un comprensorio omogeneo ricadente in Regioni diverse. Dopo cento anni dalla distruzione dell’area dello Stretto ci troviamo di fronte alla prima vera, grande occasione di sviluppo e di rilancio. Su questo terreno, a partire dalla votazione finale in Senato, le classi dirigenti dovranno dimostrare di essere adeguate e di avere a cuore le sorti dei nostri territori. Per conto nostro, subito dopo la manifestazione e lo sciopero del prossimo 4 aprile, convocheremo i direttivi congiunti delle due sponde, cercheremo e favoriremo alleanze, spiegheremo alla popolazione dello Stretto che una nuova “stella” carica di luce e speranza è apparsa sullo Stretto. Si chiama Area Metropolitana e sposta da sola il baricentro politico, sociale ed economico d’Europa, italiano, del mezzogiorno, calabrese e siciliano, sulle nostre sponde.

I Segretari Generali
Cgil Reggio Calabria e Messina
Francesco Alì e Lillo Oceano

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