Nasce il Pdl, cambia l’anima della politica

C’era una volta Forza Italia. Non è il sogno degli oppositori di Silvio Berlusconi, è il suo trionfo, consumato questo pomeriggio al congresso costitutivo del Pdl, il partito del “Popolo della libertà”, il più grande partito della storia della Repubblica. Dove hanno fallito De Gasperi, Andreotti e tanti altri padri della Prima Repubblica, oggi il colpo riesce al cavaliere di Arcore. Si fondono insieme Forza Italia, Alleanza Nazionale, Dc per le autonomie, Nuovo Psi, Popolari Liberali, Partito Repubblicano Italiano, Alleanza Sociale, Liberal Democratici di Lamberto Dini, Italiani nel mondo di Sergio De Gregorio, ed altre sigle minori.

[ad#ad-1]

Mai la Democrazia Cristiana è stata così forte, nemmeno insieme al Partito Socialista di Bettino Craxi. Erano i tempi del “quadri” e del “pentapartito”, un’entità politica dentro la quale ogni sigla manteneva il suo simbolo, e i suoi appetiti. Erano i tempi della “verifica” di governo, immortalata dalle vignette indimenticabili di Forattini. Erano i tempi dell’arco costituzionale, che comprendeva tutti i partiti, eccetto l’Msi, quel Movimento sociale italiano di cui Gianfranco Fini, oggi presidente della Camera dei deputati, fu segretario. Poi venne Berlusconi e lo “sdoganamento”, il congresso di Fiuggi e il traghettamento di quasi tutta la “truppa” della destra italiana in Alleanza Nazionale, di cui Fini è stato presidente fino al 2008. Quel Movimento sociale italiano in cui militava anche un giovanissimo Giuseppe Scopelliti, che le classifiche oggi celebrano il sindaco più amato d’Italia, in pole position per la candidatura a presidente della giunta regionale calabrese e già designato da Berlusconi quale coordinatore regionale del Pdl. Per Reggio Calabria è un grande passo avanti rispetto ai moti degli anni ’70, la città più “nera” d’Italia, a distanza di quarant’anni, oggi esprime un sindaco che milita nel neonato Pdl. Quell’identità tanto cara alla destra, però, oggi si annacqua un po’ nel calderone comune. Del resto nell’area del centro-sinistra anche Margherita e DS hanno già compiuto, nell’ottobre 2007, lo stesso passo, unendo cattolici ed ex eredi del Partito Comunista. La costituzione odierna del Pdl fa da contraltare alla nascita del Partito Democratico. Due mega partiti unici che trovano una “sintesi” tra le diverse anime che li compongono. Anime un po’ meno di destra e un po’ meno di sinistra: è morta la Margherita, sono morti i Ds, è morta An, è morta Forza Italia. Vuoi vedere che è proprio vero che moriremo tutti democristiani?

Fabio Papalia

Exit mobile version