A Teatro “Ditegli sempre di sì”

Reggio Calabria. Dopo il trionfo, durato per ben tre stagioni, di “Io, l’erede”, Geppy Gleijeses, allievo prediletto di Eduardo De Filippo, torna al Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria con “Ditegli sempre di sì”. Il 26, il 27 ed il 28 aprile, dunque, in scena, la commedia napoletana di grande tradizione. Lo spettacolo, che ha debuttato al Festival di Napoli nel giugno 2008 è uno dei più importanti titoli della drammaturgia edoardiana. Scritto nel 1927, in due atti, è un esempio esilarante, amaro e grottesco di dove potesse arrivare il genio di Eduardo.

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Scritta per Vincenzo Scarpetta è la storia di un pazzo, non un pazzo finto come in “Uomo e galantuomo” ma un pazzo vero: “un pazzo che è fissato sulle parole, dice che la gente non parla con le parole appropriate, crea degli equivoci e fa dei pasticci…”. Michele Murri esce dal manicomio e sembra perfettamente a posto; cortese, attento, affabile. Solo prende tutto troppo sul serio; se la sorella zitella dice che le piacerebbe sposare il vicino di casa, subito corre a raccontare in giro di questo matrimonio; se un amico di famiglia giura che farà pace col fratello solo da morto, ecco che si affretta a mandare un telegramma con la dolorosa notizia. Così, l’amico prima manda una corona, poi si presenta in casa. Panico, sconcerto, poi risate e riconciliazione tra i due fratelli. Ma non sempre va altrettanto bene. Troppa coerenza riporta il povero matto in manicomio.
Lo spettacolo è interpretato e diretto da Geppy Gleijeses, anche attraverso l’osmosi tra la sua generazione e quella successiva, rappresentata dal figlio Lorenzo (Luigi Strada), allievo suo, di Squarzina, Pugliese, Guicciardini e poi di Nekrosius, Karpov, Varley, Barba, Martone, vincitore del premio Ubu 2006 quale “migliore nuovo attore”.
Nel cast: Geppy Gleijeses, Gennaro Cannavacciuolo, Lorenzo Gleijeses, e la partecipazione di Gigi De Luca. E con Gina Perna, Antonio Ferrante, Ferruccio Ferrante, Gigi De Luca, Stefano Ariota, Laura Amalfi, Felicia Del Prete. Le scene sono di Paolo Calafiore, le musiche di Matteo D’Amico, le luci di Luigi Ascione ed i costumi di Gabriella Campagna.

Federica Morabito (Roto San Giorgio)

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