Al Cilea la “Iceland Dance Company”

Reggio Calabria. Un grande evento il prossimo spettacolo in scena al teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria. Il 30 aprile ed il primo maggio l’eccellenza della danza contemporanea internazionale sarà sul palcoscenico del massimo teatro reggino con la “Iceland Dance Company”. Per la prima volta in Italia, in prima nazionale nella città dello Stretto, la compagnia offrirà al pubblico reggino uno spettacolo d’alto livello tutto dedicato alla danza contemporanea.

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“L‘Iceland Dance Company – a spiegato Maria Pia lotta, direttore artistico per il ballo – è un’istituzione nazionale per lo sviluppo, la creazione e l’educazione della danza contemporanea e della coreografia e si focalizza soprattutto sulle nuove creazioni per la danza e sullo sviluppo delle partnership e collaborazioni con artisti del settore, in particolare musicale. Sotto la direzione artistica di Katrín Hall, a partire dal 1996, la compagnia si è concentrata esclusivamente sulla danza contemporanea, costruendo un repertorio di coreografie firmate dai più grandi coreografi d‘Europa. La compagnia ha contribuito allo sviluppo della coreografia islandese e dei suoi talenti. Ciò le ha permesso di conquistare una posizione di merito all‘interno del mercato internazionale della danza”. Della “Iceland Dance Company” fanno parte i talenti emergenti dell‘Islanda: dai nove ai quattordici danzatori, tutti accomunati dallo studio della tecnica classica ma che mantengono una forte individualità. Ed a tutti i ballerini reggini la compagnia offre l’opportunità di una lezione di danza gratuita. L’appuntamento è fissato per il primo maggio, alle ore 10 e 30 al teatro Cilea.
Il programma prevede l’esecuzione di: The Swan, fiaba che racconta di un uomo che nasconde i propri i ricordi, ricordi evanescenti che riappaiono nelle sua mente sotto forma di ombre e luci. Nel profondo del suo cuore lui conosce il segreto dei suoi sogni e la chiave della sua esistenza. Man is always alone, attraverso il quale il coreografo con fa riferimento ad una sorta di “un-piece” inteso come “asessuato, senza conflitto, e una specie di rapporto sulla vita di tutti i giorni. Visto da fuori può sembrare un’unica danza, ma dall’interno è un collage di cinque assoli. Kvart, insieme di movimenti su un tappeto quadrato di lana che prova ad esplorare un tipo di danza che non si vede spesso sulle scene: ballerini che danzano gli uni per gli altri. Questo tipo di danza è più facile da incontrare al di fuori del teatro, come in un ritiro spirituale in Congo o agli angoli delle strade dei sobborghi di Parigi dove i danzatori di hip hop si sfidano.

Federica Morabito (Roto San Giorgio)

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