Vigilanza nell’edilizia. I dati della Direzione regionale del Lavoro

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La Direzione regionale del Lavoro rende noti i risultati dell’attività di vigilanza nel settore dell’edilizia, svolta durante il primo trimestre di quest’anno su tutto il territorio regionale. I dati dimostrano ancora una volta la costante disapplicazione delle norme a tutela della sicurezza ed il continuo ricorso al lavoro nero, fenomeni per i quali i gruppi ispettivi degli uffici periferici del Ministero del Lavoro, coordinati dal direttore della Direzione regionale, dottore Biagio Principato, hanno lavorato con grande impegno riuscendo a conseguire risultati assolutamente apprezzabili sia nel campo della prevenzione che della repressione
Su 210 cantieri ispezionati ben 194 (92%) sono stati trovati in posizione di irregolarità. Nell’ambito degli stessi accertamenti sono stati sottoposti a sequestro giudiziario due cantieri a Crotone per i quali non venivano osservate le più elementari norme di sicurezza con grave pericolo per la incolumità dei lavoratori occupati. Tre, invece, i cantieri sospesi (Reggio Calabria, Catanzaro e Vibo Valentia) perché il numero dei lavoratori trovati a nero superava il venti per cento del totale degli stessi lavoratori presenti sul luogo di lavoro. Su un totale di 615 lavoratori occupati, 171 sono stati trovati in posizione di irregolarità e di questi 88 in nero. Le sanzioni irrogate ai datori di lavoro per violazioni sulla sicurezza ammontano a 243mila euro mentre il totale delle sanzioni amministrative è di 456mila euro. L’incessante attività ispettiva ha consentito altresì il recupero a favore degli istituti previdenziali (Inps e Inail) di 91mila euro di contributi intenzionalmente evasi dalle aziende.
L’attività di vigilanza sui cantieri proseguirà senza sosta e con tolleranza zero per contrastare quanto più possibile il deprecabile fenomeno del lavoro nero e degli incidenti sui luoghi di lavoro. Contemporaneamente continua l’attività di informazione attraverso la promozione di incontri con le categorie interessate per la divulgazione delle norme di sicurezza e per accrescere la cultura della legalità.

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