Hospice. Le precisazioni della Cooperativa “La Via delle Stelle” e della Lilt

hospiceReggio Calabria. In relazione a quanto esposto dalla Commissione straordinaria dell’Asp di Reggio Calabria, la Cooperativa sociale “La Via delle Stelle” e la sezione provinciale della Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori precisano:
da parte nostra non vi è stato alcun attacco nei confronti dell’Azienda sanitaria né tantomeno della Commissione straordinaria che la presiede, alla quale riconosciamo il merito di aver condotto, in questi mesi, una battaglia di legalità e di rinnovamento assolutamente necessaria. Abbiamo semplicemente rappresentato, attraverso la voce del direttore amministrativo dell’Hospice, con il consueto garbo che è proprio del mondo del volontariato e della cooperazione sociale, la gravissima situazione economica in cui versa una struttura che rappresenta un patrimonio imprescindibile della città di Reggio Calabria, e dell’intera regione. Sottolineiamo che non è nostro stile avviare polemiche ad arte per mettere in cattiva luce  questa o quella istituzione. In questo caso si tratta di livelli essenziali di assistenza, cioè di diritti per i quali organizzazioni come le nostre hanno il preciso dovere di battersi senza timori reverenziali; Ribadiamo che è assolutamente necessaria l’immediata erogazione di almeno una parte del credito accumulato, al fine di scongiurare una chiusura altrimenti inevitabile, in tal senso apprendiamo con soddisfazione della richiesta di finanziamento formulata alla Regione, della quale però gradiremmo conoscere tempi e modi; Confermiamo che, in tal senso, i tempi dell’Azienda Sanitaria non sono in linea con le necessità e le urgenze cui dobbiamo quotidianamente fare fronte: le cure prestate in hospice ed al domicilio costano in termini di personale, di medicinali, di vitto e di alloggio. Apprendiamo con soddisfazione che il mancato accreditamento della struttura, a suo tempo richiesto e a fini del quale l’hospice possiede i necessari requisiti, non rappresenta più un ostacolo al pagamento. Ci chiediamo però quale sia, a questo punto, il motivo per il quale non vengono erogati i pagamenti, perlomeno nell’ambito della cifra di 850 mila euro, comunque ridotta  rispetto l’effettivo fabbisogno, e sulla quale vi è stato un preciso accordo con i commissari dell’Asp 5; Comunichiamo altresì che abbiamo richiesto al prefetto Francesco Musolino un incontro finalizzato a condividere le iniziative da intraprendere al fine di scongiurare la chiusura del servizio.

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