Un francobollo per Mino Reitano

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A Mino Reitano, l’artista reggino scomparso il 27 gennaio di quest’anno, Poste Italiane dedicherà un valore bollato (nominale da 1 euro) che sarà emesso sabato 24 ottobre nell’ambito delle emissioni per l’Esposizione Internazionale “Italia 2009”. Insieme al cantante reggino saranno anche ricordati il tenore Luciano Pavarotti (nominale da 0,65 euro), e il compositore Nino Rota (1,50). Ne da notizia Stefano Iorfida, Presidente dell’Associazione Culturale Anassilaos, un sodalizio da sempre attento alla filatelia, per il quale l’emissione dedicata a Mino Reitano onora, attraverso uno dei suoi più apprezzati e conosciuti artisti, la nostra Città che torna così nel panorama filatelico nazionale. L’auspicio è che Reggio, insieme a Roma, sede dell’Esposizione, possa essere prescelta per lo speciale annullo filatelico 1° giorno di emissione. L’Anassilaos, da parte sua, dedicherà a Mino una cartolina omaggio che sarà data in dono, come tutte le cartoline realizzate dal sodalizio, al pubblico presente alla diverse manifestazioni dell’Anassilaos.

Note: da Wikipedia
Beniamino Reitano, noto come Mino (Fiumara 7 dicembre 1944-Agrate Brianza 27 gennaio 2009), è stato un cantante, cantautore e compositore italiano. Artista conosciuto per la sua debordante vitalità e per la simpatica esuberanza delle sue esibizioni, è considerato un’icona della musica nazional-popolare italiana. I temi portanti delle sue canzoni sono l’amore in senso romantico, il Meridione e lo sradicamento dell’emigrante. Autore delle musiche di quasi tutte le canzoni da lui incise (spesso in collaborazione con il fratello Franco), ha scritto anche brani per altri artisti, di cui il più noto è Una ragione di più per Ornella Vanoni, considerato un evergreen della musica leggera italiana ed anche canzoni per bambini molto note, come “La sveglia birichina”.

Le origini
Mino Reitano, fin dalla nascita, è orfano della madre la quale muore a 27 anni nel darlo alla luce. Il padre Rocco (1917-1994) invece fa il ferroviere e, nel tempo libero, suona il clarinetto ed è direttore della banda musicale del paese di Fiumara. Di famiglia quindi umile, nato a Fiumara, piccolo paesino nei pressi di Reggio Calabria, città dalla quale non si è mai staccato, Mino studia per 8 anni al conservatorio di Reggio suonando il pianoforte, il violino e la tromba. A dieci anni è ospite della trasmissione televisiva La giostra dei motivi, presentata da Silvio Gigli. Muove i primi passi della sua carriera musicale dandosi al rock and roll insieme ai suoi fratelli Antonio Reitano, Vincenzo (Gegè) Reitano e Franco Reitano (il nome del complesso varia tra Fratelli Reitano, Franco Reitano & His Brothers, Beniamino e i Fratelli Reitano), e con loro partecipa al Festival di Cassano Jonico ed alla Rassegna della musica calabrese; nel 1961 incide il suo primo 45 giri, con le canzoni “Tu sei la luce” e “Non sei un angelo”, che gli procura il primo trafiletto su una rivista nazionale, TV Sorrisi e Canzoni (n° 32 del 6 agosto 1961, pag 36). Alla fine dello stesso anno si trasferisce in Germania, dove il gruppo è scritturato per una serie di esibizioni, tra cui un club in cui suonano insieme ai Beatles (all’epoca The Quarrymen) ai loro esordi (Reitano raccontò in seguito in molte occasioni l’episodio, ed il fatto di aver legato in particolare con John Lennon); rimane lontano dall’Italia per un anno e mezzo. Tornato in Italia pubblica nel 1963 il suo secondo 45 giri, Robertina twist, ed il terzo, Twist time, che passano inosservati. Continua però a suonare in Germania, anche nei locali della famosa strada Reeperbahn di Amburgo, e a pubblicare in quel paese alcuni dischi, inediti in Italia, con il nome di Beniamino’ (ad esempio Der Großmogul Von Istanbul).

Il successo
Nel 1965 partecipa al Festival di Castrocaro, cantando in inglese “It’s over”, un pezzo di Roy Orbison, senza vincere ma piazzandosi in finale. Ottenuto un contratto con la Dischi Ricordi, pubblica nel 1966 “La fine di tutto”, versione in italiano di “It’s over”, e l’anno successivo debutta al Festival di Sanremo con una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, “Non prego per me”, in coppia con The Hollies, il gruppo di Granham Nash. In estate partecipa con “Quando cerco una donna” al Cantagiro 1967. Passa poi alla Ariston Records di Alfredo Rossi e nel 1968 è in hit parade con “Avevo un cuore (che ti amava tanto)” (pubblicata alla fine dell’anno precedente e con cui torna al Cantagiro) e “Una chitarra cento illusioni”, che supera le 500.000 copie vendute ed ottiene quindi il disco d’argento. È grazie al successo di questi brani che poté acquistare un appezzamento di terreno ad Agrate Brianza dove costruì Reitanopoli, una sorta di ranch” di 40 mila metri quadrati in cui portò a vivere l’intero parentado (circa 60 persone nel 1994). Nello stesso anno scrive una delle sue canzoni più significative, “Il diario di Anna Frank”, portata al successo dai Carmaleonti (e da loro inserita nel loro terzo 33 giri, pubblicato quell’anno, Io per lei); scrive inoltre “Quel ragazzo che non sorride mai”, portata al successo da Alessandra Casaccia, e Questo amore, incisa da Palama Calderoni. Nel 1969 ritorna al Festival di Sanremo con “Meglio una sera piangere da solo” (in coppia con Claudio Villa); nello stesso anno scrive la musica di Una ragione di più, portata al successo da Ornella Vanoni (che ha nuovamente inciso la canzone nel 2008 in duetto con Giusy Ferreri per l’album Più di me), su testo di Franco Califano e della stessa Vanoni, e pubblica l’LP Mino canta Reitano, che contiene tra le canzoni una cover di “Prendi fra le mani la testa”, successo di Riki Maiocchi scritto sempre da Mogol-Battisti. Nell’estate dello stesso anno partecipa al Cantagiro 1969 con “Daradan”; l’anno successivo scrive “Canne al vento”, portata al successo da Giovanna. Altro successo del periodo è “Gente di Fiumara”, canzone dedicata al suo paese natale.
Sempre nel 1969 ottiene un buon successo come autore con Perchè l’hai fatto, con testo di Donata Giachini, incisa da Paolo Mengoli (che diventa il brano più noto del cantante). Dal 1970 al 1975, partecipa a sei edizioni consecutive di Un disco per l’estate, superando sempre la fase eliminatoria. La sua prima partecipazione è con “Cento colpi alla tua porta”, nel 1971 vince l’ottava edizione della nota manifestazione canora con “Era il tempo delle more”, uno dei suoi dischi più venduti; torna a Saint Vincent (dove si svolgevano le finali di Un disco per l’estate) nel 1972 con “Stasera non si ride e non si balla” (ottavo posto in finale), nel 1973 con “Tre parole al vento” (terzo posto in finale), nel 1974 con “Amore a viso aperto” (semifinalista) e nel 1975 con “E se ti voglio” (terzo posto in finale). Sono gli anni in cui inanellerà una serie di ottimi piazzamenti e riconoscimenti (Cantagiro, Festivalbar, dischi d’oro e tournèe in tutto il mondo). Partecipa inoltre per otto anni a Canzonissima, guadagnandosi sempre la finale e classificandosi tra i primi posti.
Nel 1971 recita anche in uno spaghetti western, Tara Poki di Amasi Damiani, incidendo anche la canzone principale della colonna sonora, “La leggenda di Tara Poki”. Tre anni dopo incide “Dolce angelo”, cover di “Sugar baby love”, successo dei The Rubettes, e l’anno successivo pubblica un album, Dedicato a Frank, in cui in copertina si fa ritrarre con Franck Sina. Ha poi il grande onore di duettare insieme allo stesso Sinatra a Miami durante il concerto per i festeggiamenti del capodanno 1974. Non mancano le partecipazioni in numerosi show televisivi e la composizione di sigle musicali, tra cui la più nota è “Sogno”, dal programma Scommettiamo?, condotto da Mike Bongiorno sulla prima re Rai nel 1976. Nello stesso anno scrive un romanzo intitolato Oh Salvatore!, storia di un emigrante con alcuni spunti autobiografici, pubblicato dalle Edizioni Virgilio di Milano, opera che riscuote un discreto successo di critica e pubblico. Nel 1977 partecipa al Festivalbar con “Innocente tu”; la canzone sul lato B si intitola invece “Ora c’è Patrizia”, ed è dedicata a quella che diventerà sua moglie. Con i fratelli fonda anche una casa di edizioni musicali, la Fremus (che sta per Fratelli Reitano Edizioni MUSicali).

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