Pon Sicurezza per il Mezzogiorno. Domani a Napoli saranno illustrati gli obiettivi raggiunti

il Questore Carmelo Casabona
il Questore Carmelo Casabona

Reggio Calabria. In tutte le Questure d’Italia, questa mattina è stata annunciata la manifestazione prevista domani a Napoli dove, nell’auditorium di Villa Floridiana, alle ore 17.00, saranno resi noti i risultati del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia” 2000-2006. Parteciperanno ai lavori il Ministro dell’Interno, on. Roberto Maroni, il Capo della Polizia Direttore generale della Pubblica Sicurezza  Prefetto Antonio Manganelli e il Vice Capo della Polizia con Funzioni Vicarie Prefetto Nicola Izzo. Modererà l’incontro il giornalista Carlo Rossella. Nell’occasione sarà presentato il libro “Obiettivo Raggiunto – I risultati del PON “Sicurezza” 2000-2006.
«Lo scopo principale del progetto – ha spiegato il Questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona – è quello di elevare gli standard di sicurezza nel Meridione, per raggiungere quelli europei».
I soldi della Comunità Europea, dunque, sono stati investiti in diversi settori, tra cui quello più importante, il settore teconologico. «Se oggi le Forze dell’Ordine possono vantare sistemi teconologi avanzatissimi – ha sottolineato il Questore – lo dobbiamo a questo programma». Investimenti che, ha precisato Casabona, non sono serviti semplicemente ad effettuare più arresti, ma a livello ancora più ad ampio raggio ad aumentare il livello generale di sicurezza. Basti pensare alla possibilità di accesso degli uffici della Squadra Mobile agli uffici dell’anagrafe, per effettuare verifiche in tempi rapidi. Anche il riutilizzo dei beni confiscati rientra tra i casi finanziati. Come l’immobile che il Questore di Caserta, ossia lo stesso Casabona, ha fatto confiscare a un mafioso di Casal Di Principe, e grazie ai fondi Pon è stato ristrutturato per ospitare gli uffici della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile. La cifra complessiva, investita nel periodo 2000-2006, ammonta a 1 milione e 226 mila euro.
La pubblicazione che sarà presentata domani a Napoli illustra alcuni tra i progetti più significativi che hanno caratterizzato la programmazione 2000-2006, scelti nell’ambito dei vari Assi del Programma. Il Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia 2000- 2006”, coofinanziato dall’Unione Europea con il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e con il Fondo Sociale Europeo (FSE), è stato finalizzato all’innalzamento degli standard di sicurezza nelle Regioni Obiettivo 1 (Campania, Puglia. Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) ed al rafforzamento delle condizioni di legalità come garanzia per un progresso sociale, economico e civile, al fine di diffondere una maggiore cultura della legali­tà nelle regioni interessate e per consolidare il patto di fiducia fra lo Stato e il cittadino. Il Programma è stato impostato su tre grandi assi d’ intervento, a loro volta articolati in nove Misure, di cui 7 cofinanziate dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e 2 dal Fondo Sociale Europeo.
Gli obiettivi sono stati perseguiti attraverso l’intensificazione del controllo del territorio, l’impiego di tecnologie avanzate per la Giustizia e le Forze dell’Ordine, interventi per gestire il fenomeno dell’immigrazione, la sensibilizzazione delle popolazioni sui temi della legalità, la tutela delle risorse ambientali, il recupero e la destinazione dei beni confiscati alle organizzazio­ni criminali ad attività produttive e a fini sociali. Il Programma ha finanziato, inoltre, la formazione e la qualificazione professionale del personale delle Forze dell’Ordine, delle Amministrazioni statali e locali e degli operatori sociali, il re­cupero, la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione dei beni artistici e archeologici; ha contribuito, inoltre, a sostenere azioni di contrasto alla tratta delle donne e di tutela dei mi­nori.
Per quanto riguarda la Forze dell’ordine, il programma, come detto, ha inteso favorirne l’operatività, mediante un mirato potenziamento tecnologico e infrastrutturale. In particolare, si è operato per migliorare l’impianto complessivo delle comunicazioni delle Forze di Polizia con la realizzazione di una nuova Rete in Ponte Radio Digitale e, nella particolare attenzione rivolta al controllo del territorio, si è puntato sulla realizzazione di sale operative interconnesse.
In aree ad alto rischio di illegalità, tra cui le provincie della Calabria, sono stati realizzati progetti di videosorveglianza. Si è inoltre provveduto alla messa in sicurezza dei grandi assi viari (Autostrada Sa-RC) con ricadute in termini di riduzione del tasso di criminalità.

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