Reggio Calabria. Le cattive condizioni meteorologiche che perversano in tutta Italia hanno colpito anche la nostra città. Come al solito si ripresenta il problema delle strade che si trasformano in fiumare, con grave disagio per l’intera cittadinanza. Questa mattina la forte pioggia ha colpito Gallico dalle ore 11 si è protratta con particolare violenza fino alle 13.30 trasformando le strade della IX circoscrizione in vere e proprie fiumare. La sede della IX Circoscrizione in due ore di pioggia battente è stata presa d’assolto da continue segnalazioni telefoniche per allagamenti di strade e abitazioni in diverse zone della frazione di Gallico Marina e Gallico Superiore. «La situazione – afferma in una nota il presidente Domenico Idone – è divenuta alquanto drammatica, sotto il profilo igienico sanitario, poiché i tombini della rete fognaria sono saltati in molte vie come la via Umberto, la via Anita Garibaldi, via Casa Savoia, la Ss184 I e II tratto, passo Caracciolo e il Lungomare di Gallico». Un vero bollettino di guerra, con i liquami che si sono riversati lungo le strade e che insieme all’acqua meteorologica hanno creato una miscela nauseante soprattutto per quelle famiglie che si sono ritrovate l’acqua dentro casa. In particolare in via Umberto all’incrocio con Via Pretarca si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco chiamati dai cittadini residenti che si erano allagati. Ultimato il soccorso tecnico urgente, e andati via i vigili, il presidente ha sollecitato la Multiservizi, su suggerimento del caposquadra dei vigili del fuoco in quanto intervento di competenza della società esternalizzata del Comune, per chiedere di verificare l’opportunità di abbattere un parapetto che ostruiva il decorso delle acque meteorologiche. Idone ha contattato il call center suggerendo di far intervenire un tecnico sul posto per accertare lo stato dei luoghi e individuare una soluzione adeguate al problema, ma la risposta da parte della Multiservizi è stata negativa, tale problema, è stato detto al presidente Idone, non rientra nelle competenze della società. Idone lamenta dunque la “poca” sensibilità della società «braccio operativo dell’amministrazione comunale, che si rifiuta anche di far intervenire un tecnico per accertare almeno la situazione».