L’Anassilaos ricorda “Mama Lilie” e il suo Centro svizzero a Catona

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“Mama Lilie” (Lilie Steiner Richenbaker), pioniera del turismo in Calabria e Fondatrice del Centro Svizzero di Catona” è il tema dell’incontro promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con il CIS Calabria e il Club Gelsomino che si terrà giovedì 9 luglio alle ore 19,00 presso la Sede del Club Gelsomino nel 20° Anniversario della morte con l’intervento del Prof. Francesco Catalano e del Prof. Filippo Pizzimenti e i saluti introduttivi del Presidente dell’Ass. Anassilaos Stefano Iorfida e del Presidente del CIS Calabria Loreley Rosita Borruto. Venti anni fa infatti, proprio il 9 luglio 1989, cessava di vivere mama Lilie Steiner Rickenbaker, fondatrice del Centro Svizzero di Catona che dal 1957 ha svolto una benemerita attività a favore del turismo nella provincia di Reggio e dell’Intera Calabria. Giunta negli anni Cinquanta sulle sponde del torrente Catona, allora corredate da un ricco e lussureggiante canneto e circondate da fiorenti agrumeti vegetazione, mama Lilie, nata in Svizzera, vi fissò, insieme al marito, la sua dimora e incominciò a costruire quell’insieme di bungalow che poi costituirono il Centro Svizzero, quel centro turistico di straordinaria vitalità che per decenni ha rappresentato una occasione costante di collegamento tra Catona e Reggio da una parte e la Svizzera e la Germania dall’altra. Arrivarono così, attratte dal mare pulito e dal clima mite le prime comitive di turisti che da aprile ad autunno inoltrato trascorrevano le loro vacanze in riva allo stretto, sulle spiagge catonesi e in Calabria con frequenti escursioni nella vicina Sicilia. Furono gli anni ruggenti per il turismo locale e Catona, e con essa Reggio, divennero centro e punto di riferimento ineludibile per tutti coloro che intendevano promuovere lo sviluppo turistico. Con le sue sole forze, grazie ad una volontà indomabile e ricca di quello spirito di iniziativa capace di superare ogni ostacolo, mama Lilie svolse una incessante attività di promozione turistica e di diffusione del nome e delle ricchezze artistiche, culturali e paesaggistiche della Provincia di Reggio e dell’intera Regione in tutta Europa facendo del Centro Svizzero un punto di riferimento per iniziative culturali e sociali e Catona volle esser sepolta.

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