Fondazione Hospice. Il Direttore amministrativo fa luce sulle ombre gettate in questi giorni

Hospice Via delle Stelle
Hospice Via delle Stelle

Intervengo sulla questione Fondazione Hospice esclusivamente per spiegare il motivo per il quale, da oltre un anno, stiamo lavorando alla costituzione di una fondazione pro-hospice e perché vorremmo che dentro questa fondazione vi fosse anche il Comune di Reggio Calabria, che peraltro ha partecipato a tutti i lavori preparatori contribuendo insieme ad altri Enti (tra cui la Provincia e la Diocesi di Reggio-Bova) alla definizione dello statuto. Ma prima di entrare nel merito, pur con il dovuto rispetto, vorrei ricordare ad alcuni Consiglieri Comunali che certe affermazioni a dir poco superficiali possono creare confusione ed allarmismi ingiustificati. Mi riferisco in particolare ad alcune dichiarazioni che sembrano paventare l’esistenza di un disegno gestionale-affaristico ed elettorale che costituirebbe il vero motivo della costituzione della Fondazione. Dalle parole di alcuni Consiglieri infatti sembra doversi dedurre che le organizzazioni che hanno ideato la fondazione e che stanno tentando di portarla avanti, nella fattispecie la Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori e la Cooperativa La Via delle Stelle, gli stessi enti che ormai da anni si battono per l’Hospice e che lo hanno fondato mettendo in gioco anche risorse proprie, avrebbero interessi altri, legati alla gestione economica della struttura oppure, nella migliore delle ipotesi, siano così stupidi da prestarsi ad un qualche gioco elettorale da parte di uno o più assessori. Mi auguro che chi ha pensato e detto certe cose, venuta meno la passione del momento, si renda conto della gravità delle sue affermazioni e vi ponga rimedio. Nel frattempo, al fine di tutelare gli enti ed i tanti comuni cittadini che in questo anno e mezzo hanno creduto e portato avanti con sacrificio l’idea della fondazione, mi corre l’obbligo di chiarire che:

Chiariti questi aspetti è possibile anche comprendere perché i rilievi “tecnici” formulati da alcuni Consiglieri non rappresentano un ostacolo e possono essere serenamente superati, anche senza emendare un testo che, è bene ricordare,  non è solo del Comune, ma è già stato approvato dalla Provincia e dalla Diocesi. Lo strumento fondazione è quello maggiormente utilizzato dai diversi hospice sul territorio nazionale, perché tale natura giuridica è quella che maggiormente garantisce la continuità ed il dovuto sostegno ad un esperienza così particolare. Di tale evidenza è convinta anche l’ASP di Reggio Calabria e lo stesso assessorato alla sanità regionale che condivide la formula fondazione come la migliore possibile per lo sviluppo e la gestione delle cure palliative. Tanto premesso le finalità stabilite dallo statuto si pongono in linea con le esigenze sopra manifestate. La fondazione dovrà garantire il livello qualitativo del servizio di cure palliative attraverso la promozione della formazione e della ricerca. Ed è questa la prima ed imprescindibile finalità. Ad integrazione di tale finalità vi è ovviamente la parte delle attività di cure  palliative da realizzarsi in hospice e sul territorio che, lungi dal volersi sostituire all’ASP come qualcuno ha erroneamente interpretato, sono al contrario tese ad  affiancare l’azienda sanitaria nell’espletamento dell’ordinaria attività specialistica di cure palliative (ed esclusivamente delle cure palliative), così come espressamente previsto dallo statuto. In tal senso è bene precisare che le cure palliative non riguardano solo i pazienti oncologici, ma tutte le persone affette da malattie progressive ed in fase avanzata (qualunque esse siano). Inoltre le cure palliative non sono esclusivamente (ne prevalentemente) sanitarie, ma attraverso un approccio multidisciplinare e multiprofessionale esse possiedono aspetti sociali, etici e morali di particolare rilevanza. La Fondazione non riguarda quindi solo persone affette da una determinata malattia, escludendo tutti gli altri, ma al contrario la tutela della dignità di tutti i malati terminali, nell’interezza della loro persona, quale che sia la diagnosi. Non si tratta quindi, come qualcuno ha detto, di sopperire alle carenze della Azienda Sanitaria, ma al contrario contribuire alla moltiplicazione delle risorse attraverso una seria integrazione socio-sanitaria. Del resto l’Hospice di Reggio Calabria, sin dalle proprie origini, si distingue per la gestione mista e per il modello a rete applicato. Per tale motivo rappresenta un’eccellenza, non solo per il territorio calabrese, ma per l’intero panorama nazionale: in “Via delle Stelle” la titolarità del servizio è pubblica e la gestione è in parte pubblica ed in parte di un ente del Terzo Settore senza fini di lucro, la LILT. In questo quadro la fondazione, così come avviene in molte altre parti d’Italia, punta a rinforzare la rete ed a garantire ulteriormente il mantenimento degli standard qualitativi già raggiunti, nel pieno rispetto dei ruoli di ciascun ente coinvolto.                                                                               

Il Direttore Amministrativo – Avv. Luciano Squillaci

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