Manutenzione del tapis roulant. Precisazione dell’Ufficio stampa di palazzo san Giorgio

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Pur non essendo parte in causa, e pur rispettando l’assoluta autonomia delle scelte editoriali altrui, Newz.it ospita la precisazione del collega Antonio Latella, capo ufficio stampa di palazzo san Giorgio, in merito ai costi della manutenzione del tapis roulant. Di seguito il contenuto integrale della nota diffusa dal collega Latella.

È vero, ho commesso un errore. Un lapsus freudiano: in un comunicato finalizzato a precisare l’esatto ammontare della spesa per la manutenzione del tapis roulant, ho scritto prima che quella somma è pari a 119.280 euro semestrali, poi – ribadisco, per una mia colpevole disattenzione – ho sostenuto che si tratti del costo mensile. Mi assumo la responsabilità di questo sbaglio, che tuttavia – dopo quarant’anni di professione – mi sia consentito definire veniale. E per sgombrare il campo da ogni dubbio tengo a sottolineare subito che quell’esborso riguarda un periodo semestrale: da luglio a dicembre 2009, come peraltro riportato sulla stessa nota.
La cosa che mi ha profondamente stupito, tuttavia, è stato il comportamento tenuto da alcuni dei colleghi che hanno ricevuto il comunicato stampa corredato da questa imprecisione. Perché “ricamarci”? Perché sottolineare questa incongruenza, invece di alzare il telefono e chiedere un chiarimento a chi è da sempre a disposizione dei colleghi? Probabilmente perché alcuni operatori dell’informazione hanno ritenuto più appetibile parlare di un “giallo sulle cifre”, utile ad alimentare la polemica politica, piuttosto che fare chiarezza ed offrire così un’informazione precisa e puntuale ai lettori.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’azzecca. A questo punto però dovrei entrare nel merito delle linee editoriali delle varie testate, e ciò non mi compete. Mi preme soltanto evidenziare come tutto ciò, con un pizzico di spirito di collaborazione in più, si sarebbe potuto evitare. Sarebbe stato così fornito un servizio migliore a tutti: in primis ai cittadini-lettori.
D’altra parte non mi sembra che tra l’Ufficio Stampa di palazzo San Giorgio e i giornalisti di tutte le testate della carta stampata, delle agenzie, del web e dell’emittenza radiotelevisiva siano mai esistiti filtri o barriere. Sarebbe bastato comporre uno dei numeri di telefono del mio ufficio (la sera “incriminata” ho messo piede fuori dalla sede di piazza Italia alle 20.50) oppure di una delle mie due utenze private cui regolarmente rispondo ai colleghi. Anche nelle domeniche e nei giorni festivi.
Se gli amici e colleghi lo avessero fatto anche dopo la diffusione del comunicato “incriminato”, forse la nostra categoria professionale sarebbe riuscita a muovere un altro piccolo passo verso la propria crescita. Ed il miglioramento, intendiamoci, avrebbe riguardato, prima di tutto, chi come me nella vita fa il giornalista e con i numeri, probabilmente, non ha una grande dimestichezza. Nella speranza di aver svelato l’arcano, auguro a tutti buon lavoro. E siccome non sono infallibile, per questa mia superficialità, chiedo scusa ai lettori e, comunque, a tutti i destinatari della nota di “Roto San Giorgio”.

Antonio Latella
Capo ufficio stampa di palazzo San Giorgio

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