Acqua. Scopelliti, carte alla mano, replica al Governatore

Giuseppe Scopelliti
Giuseppe Scopelliti

La querelle sul problema dell’acqua potabile a Reggio riporta d’attualità il mai dimenticato brocardo latino: “Verba volant, scripta manent”. Da palazzo San Giorgio, all’indignazione di Agazio Loiero e dei suoi amici reggini componenti della Giunta Regionale, si risponde con le carte, con gli atti. Si parte dalla delibera di Giunta del 30 dicembre del 2006, la 1038, avente per oggetto il “miglioramento quali–quantitativo dell’approvvigionamento idropotabile della città di Reggio Calabria: I° lotto, costruzione pozzi in contrada Pettogallico”. Con il provvedimento in questione, l’Esecutivo municipale, presieduto dal sindaco Giuseppe Scopelliti, ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione delle opere di cui all’oggetto delle delibera. Il quadro economico dell’intervento è diviso in due lotti: 1.331.000,00 euro per il I° lotto (“Costruzione campo pozzi in Gallico contrada Pettogallico e condotte prementi”); 1.431.000,00 ero per il secondo lotto (“Costruzione condotta di avvicinamento alla città di Reggio Calabria”). La decisione di Giunta era preceduta da due determine del dirigente del settore Manutenzione Lavori Pubblici – U.O. Manutenzione: 4986 del 29 dicembre 2006 , relativa ai “sondaggi località Cartiera della fiumara di Gallico”; 4987, sempre del 29 dicembre, relativa ai “Sondaggi località Pettogallico”. Subito dopo è intervenuta la Sorical. I datti non sono né chiacchiere né tentativi fraudolenti per alimentare polemiche o assumersi la primogenitura di un intervento che oggi consente ad una parte della città di bere acqua potabile.

Roto San Giorgio

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