Le ispezioni della Direzione regionale del Lavoro. I dati del primo semestre 2009

edilizia

Reggio Calabria. Intensa l’attività di vigilanza dei servizi ispettivi degli uffici periferici del Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale coordinati dal dottore Biagio Principato, direttore della Direzione regionale del Lavoro. I dati del primo semestre di quest’anno indicano, infatti, ancora una volta come la lotta al sommerso ed al lavoro nero rimangono priorità assolute. In una regione che ha una economia asfittica tuttavia ancora si registrano fenomeni di sfruttamento e di lavoro nero. Notevoli sono stati i risultati conseguiti dai servizi ispettivi i cui dati indicano la particolare ampiezza di questi tristi fenomeni in regione: su 4886 aziende ispezionate ed appartenenti ai diversi settori produttivi, agricoltura, commercio, edilizia, pubblici esercizi, 2429, quasi il 50 %, sono state trovate non in regola con la legislazione vigente in materia di lavoro. I lavoratori occupati irregolarmente sono stati 3943 e ben 1036 impiegati in nero.

I dati riguardanti l’attività ispettiva per ogni singola provincia calabrese possono essere così riassunti:
Reggio Calabria: 1369 le aziende ispezionate in provincia di Reggio Calabria di cui 746 trovate in posizione di irregolarità. I lavoratori irregolari sono risultati essere 1206 di cui 405 a nero.
Catanzaro su 1282 aziende sottoposte ad accertamenti 661 sono state trovate irregolari. 856 i lavoratori irregolari di cui 136 in nero.
Cosenza: su 1296 aziende ispezionate, 562 sono risultate irregolari. 1270 il numero dei lavoratori trovati in posizione di irregolarità di cui 249 in nero.
Crotone: 404 le aziende ispezionate e 168 quelle trovate in posizione di irregolarità. 313 i lavoratori irregolari di cui 164 in nero.
Vibo Valentia: su 535 aziende ispezionate 292 sono state trovate in posizione di irregolarità. Il numero dei  lavoratori irregolari ammonta a 298, di cui 82 a nero.

Nel corso dell’attività accertativa si è proceduto al recupero di 4milioni e 610 mila euro per contributi non versati nei confronti dell’Inps e dell’Inail, oltre al recupero a favore dei lavoratori di 4milioni e 297mila euro per somme dovute in relazione all’intercorso rapporto di lavoro e non corrisposte da parte dei datori di lavoro inadempienti.
Nel settore dell’edilizia risulta essere ancor più alto il numero delle aziende irregolari: ben 447 aziende (78,97%) su 556 ispezionate. Nello stesso settore su un totale di 1263 lavoratori occupati 354 erano irregolari di cui 168 totalmente in nero. Nel corso della attività gli ispettori del Lavoro della Calabria hanno sospeso diciassette cantieri edili  che occupavano più del 20 per cento di lavoratori in nero.

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