I Macchinisti dell’Orsa scrivono al Presidente Napolitano

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Di seguito il testo della lettera del Coordinamento Macchinisti Uniti dell’Orsa inviata al Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano.
Pregiatissimo Onorevole Presidente, con la presente intendiamo attirare la sua attenzione su un problema che ormai da tempo sta assumendo per una parte del nostro territorio nazionale una seria e preoccupante gravità sociale. Trenitalia, società del Gruppo Ferrovie dello Stato, che rammentiamo di intera proprietà pubblica, ormai da anni sta operando scelte e presentando piani industriali che riguardano il sud, Calabria e Sicilia in particolare, che a nostro parere non rivestono caratteristiche di sviluppo per queste terre, né tanto meno di occupazione. Assistiamo da qualche anno ormai a un lento e continuo dissanguamento  dei servizi ferroviari che Ferrovie dello Stato garantiva alla nazione Italia, isole comprese. Trenitalia ha iniziato una dismissione dei servizi ferroviari, in particolare al sud, sia nel trasporto delle merci sia nel trasporto dei viaggiatori che ha dell’incredibile sotto vari punti di vista. Sono state operate scelte che hanno portato alla chiusura di interi scali merci con pesanti ricadute sull’occupazione e sull’intero indotto. Sono stati eliminati notevoli tracce di treni viaggiatori in tratte ferroviarie di enorme importanza per il Diritto dei cittadini alla Mobilità. La motivazione ufficiale spesso è che il trasporto ferroviario in quelle regioni è un investimento in perdita non facendo però rilevare che varie Società private fanno a gara per accaparrarsene la gestione e dimenticando il Diritto sacrosanto alla Mobilità Universale del cittadino. Ci preme rammentare Signor Presidente che del suddetto Diritto se ne parla solo in precedenza a dichiarazioni di sciopero dei lavoratori utilizzandolo spesso per bloccare o rendere sterile un altro Diritto, quello di sciopero garantito dalla Costituzione Italiana. Se Diritto debba essere che lo sia sempre. E’ di questi giorni la notizia, con vere e finte smentite, che Trenitalia nel prossimo orario invernale limiterebbe in pratica tutti i treni della divisione Passeggeri Nazionale e Internazionale a Lamezia Terme, tagliando di netto un pezzo di Calabria, da Vibo Valenzia in giù e l’intera Sicilia. Come Coordinamento Macchinisti Uniti OR.S.A. Calabria abbiamo più volte denunciato e interessato sia la politica che la società civile informando tempestivamente sulle intenzioni di Trenitalia di abbandonare totalmente il sud dal trasporto ferroviario, ma ogni tentativo è stato vano. Evidentemente ci pare di comprendere che nei progetti di Trenitalia per il sud, vi sia una più larga condivisione di ciò che appaia. Siamo convinti a questo punto che per vari e incrociati interessi, sia la classe politica con in testa i nostri cari parlamentari calabresi e siciliani, salvo rarissime e sterili eccezioni, sia tutti gli altri cosiddetti poteri forti, dell’operato di Trenitalia o
traggono vantaggi personali o cosa ancor più peggiore non gli e ne frega alcunché. Ci viene in mente il famoso detto che a scherzare col fuoco si rischia seriamente di bruciarsi. Crediamo Signor Presidente che fare tabula rasa dei servizi ferroviari al sud, da sempre garantiti da FS, non sarà un’operazione indolore e senza contraccolpi. Siamo convinti che se niente e
nessuno interverrà energicamente e fattivamente, a pagare il prezzo di scelte e imposizioni di convenienza non saranno solo i ferrovieri del sud, ma l’intera nazione. E’ nostra opinione che quando la gente, il popolo che per molti è sovrano solo in periodi elettorali, non avrà certezze per il futuro e gli si toglie anche il pane dalla bocca o si rivolge alla delinquenza o prepara le barricate. In un caso o nell’altro di gravità sociale si tratterebbe. Caro Giorgio, ci permetta questa confidenza, ci rivolgiamo a Lei non solo in qualità di Presidente della Repubblica Italiana, ma anche e prettamente perché ben conosciamo la Sua storia personale e l’onestà e la saggezza con le quali l’ha portata avanti. Pertanto un Suo autorevole e opportuno intervento crediamo a questo punto sia indispensabile affinché chi ha il potere di decidere, decida il da farsi e subito, per non lasciare il sud ancora una volta in balia di un destino incerto e quanto mai precario. La ringraziamo comunque per quanto vorrà e potrà fare.
Cordiali e sinceri saluti.

Per il Coordinamento Macchinisti Uniti
Organizzazione Sindacati Autonomi CALABRIA
I coordinatori esecutivi
Giuseppe Antonio CHILLE’
Luigi CACIA
Alfredo FEDERICI

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