Bronzi di Riace. Bova scrive a Bondi: “Li ospitiamo a Palazzo Campanella”

Reggio Calabria. Il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, è intervenuto nuovamente sulla vicenda del trasferimento dei Bronzi di Riace. Il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa calabrese ha indirizzato una lettera al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi. La missiva è stata inviata, per opportuna conoscenza, alla Sovrintendenza per i beni architettonici e ambientali e all’Istituto Centrale di Restauro. Se diffonde di seguito il testo nella sua stesura integrale.
“Illustrissimo Signor Ministro, abbiamo appreso dalla stampa la notizia di un imminente trasferimento dei Bronzi di Riace, in atto custoditi presso il Museo nazionale di Reggio Calabria, a causa dei lavori di ristrutturazione dell’edificio che li ospita. Se tutto questo fosse confermato, si tratterebbe di una eventualità da scongiurare con ogni mezzo, anche in considerazione della particolare delicatezza delle statue e del rischio di comprometterne l’integrità in conseguenza dello spostamento oltre le mura cittadine. Tra l’altro, la cittadinanza reggina e calabrese tutta, intimamente legata a queste due splendide opere d’arte, vivrebbe la circostanza di una partenza dei Bronzi dalla Calabria, seppure per una permanenza temporanea, come l’ennesima spoliazione delle risorse di questa terra e come una grave compromissione di auspicate e mai pienamente realizzate prospettive turistiche di Reggio Calabria e del suo splendido comprensorio.
Rivolgo, pertanto, alla S.V. Ill.ma la presente per conoscere innanzi tutto quale sia l’intenzione di codesto Spett.le Ministero in ordine alla vicenda ora posta. Mi consento fin d’ora di offrire, quale sede provvisoria in cui ospitare i Guerrieri di Riace quella di Palazzo “Tommaso Campanella”, sede di questo Consiglio regionale, sito in Reggio Calabria. Il Palazzo che ospita la massima Assemblea legislativa calabrese è una struttura modernissima e tecnologicamente avanzata, ottimamente collocata nel centro cittadino. E’ l’edificio che in atto in città offre le maggiori garanzia sotto il profilo della sicurezza essendo stato edificato seguendo le più moderne prescrizioni antisismiche ed essendo dotato di ampi saloni atti a garantire la migliore fruizione dei Bronzi per la cittadinanza. Inoltre, il Palazzo è dotato di un sistema di vigilanza corredato da telecamere e guardie giurate attivo h/24.
Il trasferimento dei Bronzi a Palazzo Campanella, con l’eventuale restauro in loco (che, da quanto è stato possibile apprendere, sembra costituire una delle ragioni dell’imminente trasferta), così come avvenuto già nel lontano 1994, rappresenterebbe per la città e la regione una grande occasione per proporsi al Paese con una immagine positiva e per ridestare l’attenzione, invero in parte sopita, su queste splendide opere d’arte. Così facendo si eviterebbe, inoltre, un lunga ed insidiosa trasferta per i due Guerrieri e si fugherebbero in un solo colpo tutti i dubbi sorti in queste ore in città in ordine ad una possibile “clonazione” dei Bronzi, legittimata ora da recenti pronunce del Consiglio di Stato, di cui Ella è certamente a conoscenza. Tanto posto e considerato, in attesa di un Suo cortese cenno di riscontro, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.

Giuseppe Bova

Exit mobile version