Bronzi di Riace. Foti (Pdl): “No al trasferimento sì alla copia”

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Reggio Calabria. Il deputato del Pdl Nino Foti giudica “un’ottima soluzione, capace di creare una nuova vitalità culturale in città e di generare un maggiore interesse turistico attorno a Reggio e alla sua provincia” l’idea del “museo diffuso” proposta dal consigliere comunale Edoardo Lamberti Castronuovo a proposito del trasferimento dei Bronzi di Riace. “Sto seguendo con estremo interesse il dibattito sviluppatosi attorno alla necessita’ di trasferire i Bronzi di Riace dal Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, chiuso per almeno due anni a causa di lavori di restauro, ad altra sede temporanea. Si tratta – ha affermato in una nota stampa il parlamentare reggino – di una soluzione che può ribaltare così una criticità in un fattore positivo. L’eventuale scelta, dunque, di collocare le Statue dei due Guerrieri a Palazzo Campanella, presso Palazzo Zerbi,la Pinacoteca cittadina o in altro luogo altrettanto idoneo, mi trova assolutamente concorde”. E sul presunto restyling dei due guerrieri da parte dei tecnici dell’Istituto Centrale del Restauro, che verosimilmente sarà effettuato a Roma, rilancia: “Ritengo opportuno ricordare quanto già accaduto in passato quando, per oltre due anni,il restauro completo fu effettuato in loco. Invito pertanto i tecnici competenti a valutare seriamente questa opportunità. Qualora, come in questo caso, quell’esperienza non potesse ripetersi, é bene capire dove saranno provvisoriamente esposte le statue dei due Guerrieri al loro rientro da Roma. A tal fine ho già chiesto un incontro chiarificatore con il Ministro Bondi perchè in questo caso specifico, più che mai, ritengo essenziale che la certezza su tempi e modi debba regnare sovrana. Sono certo che, come in passato, la cittadinanza avrà modo di esprimere la sua volontà in merito ed allora sarà giusto e necessario da parte di tutti una serena presa d’atto in proposito”. Foti si dice, invece, favorevole alla clonazione dei Bronzi avallata da una recente sentenza del Consiglio di Stato. “I Bronzi di Riace sono un patrimonio dell’umanità e, in tal senso, mi trovo perfettamente concorde con quanti ricordano che avere le copie dei capolavori della scultura non è necessariamente un male anzi è un bene per garantire la tutela della loro memoria alle future generazioni. A dire il vero il fascino dei Bronzi originali, fino ad oggi, purtroppo, da solo non è bastato ad alimentare un reale e forte richiamo turistico-culturale verso la città”.

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