Confindustria ha incontrato il Questore Casabona. Femia: “La mia non era indifferenza”

Casabona e Femia
Casabona e Femia

di Fabio Papalia
Reggio Calabria. “Ignorare il Questore? Ci mancherebbe, l’ho incontrato ed è una persona squisita”. Il 23 maggio scorso, intervistato da Newz.it, il Questore Carmelo Casabona, all’epoca da poco giunto in città, aveva esternato di dolersi dell'”indifferenza da Confindustria qui a Reggio”. Proprio lui che, da Questore di Caserta, aveva intessuto con il mondo imprenditoriale campano ottimi rapporti di reciproca collaborazione finalizzati all’emersione del fenomeno del racket e all’affrancamento del mondo economico dal cancro del crimine organizzato.
Il Questore Casabona, pur sentendosi oggetto dell’indifferenza di Confindustria reggina, che “non si è fatta sentire”, si era detto comunque disponibile a farsi promotore di un incontro con i rappresentanti dell’imprenditoria locale. Incontro che, nonostante la disponibilità del massimo inquilino della Questura, tardava ad avvenire, se a distanza di un mese, sollecitato da Newz.it durante una conferenza stampa, il Questore aveva risposto: “Da allora nulla è cambiato”.
Ebbene non di “indifferenza” si era trattato, ma di un lungo periodo di assenza dalla scena pubblica del presidente di Confindustria, un black out legato a problemi di salute che avevano colpito i suoi familiari. E’ stato lo stesso Franco Femia, sollecitato questa mattina al riguardo a margine della firma del protocollo d’intesa tra Confindustria e Banco di Napoli, a chiarire l’equivoco e ad esprimere parole di vivo apprezzamento per il Questore Casabona, rivelando di averlo già incontrato in compagnia del capo della Squadra Mobile, il primo dirigente Renato Cortese. “Ho avuto modo di conoscere il Questore Carmelo Casabona, una persona molto squisita, in un incontro avuto insieme al dott. Cortese. Da parte nostra c’è la massima vicinanza, sia come associazione sia personalmente, anzi ci complimentiamo con la Questura di Reggio Calabria e con il Dott. Casabona per le ottime operazioni. Ho apprezzato molto ciò che hanno realizzato”.
Cosa si siano detti i tre, resta riservato. Ma di sicuro, conoscendo la determinazione del Questore Casabona nel voler coinvolgere il mondo imprenditoriale nel cammino virtuoso della lotta al racket, non si accontenterà di una semplice visita “di cortesia”.

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