Loiero interviene sul polo oncologico dell’università “Magna Grecia”

“Il fatto incontestabile è che in Calabria esiste un polo oncologico d’eccellenza che ha bloccato la mobilità passiva, polo che è nato da una partnership tra Regione e Università Magna Grecia L’indagine della Guardia di Finanza, che ancora non ha avuto il vaglio della procura della corte dei conti, faccia il suo corso. Si accerterà che nessun direttore generale della Sanità ha sperperato soldi e che si è operato nel rispetto delle norme”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, dopo gli esiti delle indagini effettuate dalle Fiamme gialle sulla Fondazione Campanella. “Bisogna aspettare, nel doveroso rispetto degli organi di polizia e della magistratura contabile, le conclusioni della vicenda – ha aggiunto Loiero – senza emettere premature sentenze mediatiche che rischiano di danneggiare una delle più moderne strutture cliniche della Calabria”. “L’erogazione dei fondi da parte dei diversi dirigenti del Dipartimento – ha detto ancora Loiero – in base al parere espresso da Comitato di consulenza giuridica, è da ritenersi assolutamente legittimo e rispettoso di leggi e statuto”. “D’altra parte – secondo il presidente della Regione – la Fondazione Campanella era una struttura sperimentale voluta dai governi regionale e nazionale di centrodestra che porta la firma dell’ex presidente Giuseppe Chiaravalloti, del ministro Girolamo Sirchia e dell’assessore alla Salute Gianfranco Luzzo. Proprio perché sperimentale non aveva bisogno di accreditamento. Oltre all’assistenza agli ammalati di cancro compito assolto egregiamente, i suoi obiettivi erano quelli di elevare il tasso di ricerca scientifica in materia di tumori, a quanto mi risulta documentabile, e di creare un argine alla mobilità che secondo i dati in nostro possesso è stato perfettamente raggiunto”. “Il clamore mediatico immediato – ha detto ancora Loiero – è sproporzionato alla realtà dei fatti e noto con soddisfazione che sulla stampa di oggi la vicenda, al di là delle strumentalizzazioni politiche, è in qualche modo riportata alla normalità”.
“Tutto quello che è stato fatto – ha concluso Loiero – puntava a qualificare il bistrattato sistema sanitario regionale, e per tale motivo la regione tutelerà in tutte le sedi la propria immagine e quella dei propri dirigenti”.

Ufficio stampa Regione Calabria

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