Martedì alla chiesa di San Giorgio al Corso, dibattito sulla figura di Don Luigi Sturzo

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Reggio Calabria.  “La missione del cattolico in ogni attività umana, politica, economica, scientifica, artistica, tecnica è tutta impregnata di ideali superiori, perché in tutto vi si riflette il divino”. Così affermava Don Luigi Sturzo, nato a Caltagirone nel 1871 e morto nel 1959, la cui intera vita sarà dedicata ad un impegno ben preciso, quello di dare voce in politica ai cattolici. Lo sforzo che egli produsse sia sul piano del pensiero (teorico) che su quello pratico (politico) condusse  alla dottrina politica del popolarismo, che altro non era poi, che il tentativo di concretizzare,  sul piano della prassi politica e sociale, la dottrina sociale della Chiesa che, grazie all’azione di alcuni pontefici illuminati, pensiamo a Leone XIII e alla enciclica Rerum Novarum, era matura a calarsi nella difficile realtà italiana del primo ventennio del Novecento che ancora risentiva delle agitazioni sociali e delle repressioni di fine Ottocento (1898 Bava Beccaris, 1900 assassinio di Umberto I) e a confrontarsi con le contraddizioni della società. Fondatore del Partito Popolare  il 18 gennaio 1919 lanciò “l’Appello ai Liberi e Forti”, carta istitutiva del Partito Popolare Italiano. “A tutti gli uomini liberi e forti – scrisse –  che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnano nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà”. Date tali premesse è facile intuire come Sturzo non accettasse  mai alcun compromesso con il fascismo, nonostante che una parte del partito spingesse in tal senso e realizzasse poi una collaborazione con Mussolini, intuendone il carattere totalitario lontano da quell’etica cristiana che egli si sforzava a tradurre nell’attività politica. Fu dunque costretto ad abbandonare il proprio Paese nel quale fece ritorno soltanto nel 1945. Alla figura e all’opera del sacerdote, nel 50° anniversario della scomparsa, la Chiesa di San Giorgio al Corso, le ACLI e l’Associazione Culturale Anassilaos dedicano un incontro sul tema “Don Luigi Sturzo e il popolarismo” che si terrà martedì 27 ottobre alle ore 19,15 presso la stessa chiesa-Tempio della Vittoria, con gli interventi del Dr. Franco Massara, Vita Cristiana ACLI e del Prof. Rosario Monterosso, ACLI . Porterà i saluti Don Antonio Santoro, Parroco della Chiesa di San Giorgio e introdurrà il Presidente di Anassilaos Stefano Iorfida.

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