Comune. La soddisfazione dell’Uil Fpl per la revoca del trasferimento dei dipendenti

Nuccio Azzarà

Reggio Calabria. Questo trasferimento non s’ha da fare. Così la Uil Fpl di Reggio Calabria, guidata dal consigliere comunale Nuccio Azzarà, ha avuto la meglio alla sezione Lavoro del Tribunale, sul comune di Reggio Calabria che in precedenza aveva disposto un trasbordo “di massa” di cinquanta dipendenti degli uffici urbanistica. A dare la notizia stamane è stato lo stesso segretario provinciale dell’Uil, Azzarà, nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte anche il responsabile Enti locali della segreteria provinciale Franco Criaco, la segretaria aziendale presso l’Ente locale, Anna Crea e l’avvocato che ha curato il ricorso, Angela Gaetano. Vicenda nata secondo la ricostruzione fornita da Azzarà, “da una distorta interpretazione della famosa relazione Barillà” prodotta dalla commissione d’indagine su Lavori pubblici, Manutenzione e Urbanistica che aveva quale obiettivo, far luce sul malaffare presente all’interno dell’amministrazione comunale. Commissione peraltro istituita in seguito alle dichiarazioni rilasciate al riguardo, dal presidente del consiglio comunale Aurelio Chizzoniti. Da qui la decisione assunta dal comune di individuare e poi trasferire ad altri uffici, cinquanta semplici dipendenti, “sottoponendoli così – ha detto Azzarà – al pubblico ludibrio quali responsabili di tutto il male racchiuso nella pubblica amministrazione reggina”. Ma non è solo una questione etica e politica, perchè l’ente comunale “nel fare tutto ciò ha omesso un passaggio chiave – ha proseguito Azzarà – vale a dire l’informazione preventiva alle organizzazioni sindacali da cui poi sarebbe dovuta scaturire un’apposita concertazione per valutare i criteri di mobilità dei dipendenti”. E a nulla sono valse le richieste della Uil al comune di far marcia indietro. Inevitabile quindi il ricorso alla magistratura amministrativa “che ha dato ragione a noi poichè il regolamento degli uffici e dei servizi, prevede che in caso di mobilità bisogna concertarne i criteri con le organizzazioni sindacali”.

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