Lunedì ricorre il 18° anniversario della morte di Ciccio Franco

Ciccio Franco
Ciccio Franco

Reggio Calabria. Ricorre lunedi il 18° anniversario della morte del Senatore Francesco Franco, per tutti Ciccio Franco. Il leader dei “boia chi molla”, l’appassionato protagonista dei Moti per Reggio Capoluogo, scomparve improvvisamente la mattina del 16 novembre 1991 a causa di un ictus che stroncò la sua esistenza terrena a soli 61 anni. Lunedì alle ore 11,00 davanti al monumento, presso l’arena sul lungomare che porta il suo nome, il sindaco, a nome della città deporrà un omaggio floreale, presenti autorità ed i familiari.
«Finiva così un’epopea – ricorda il consigliere comunale Giuseppe Agliano, per anni stretto collaboratore del senatore missino – un mito per tutti i giovani militanti della destra italiana dell’epoca, il punto di riferimento non solo politico, una figura indelebile quasi paterna, pari solo a Giorgio Almirante (per il quale peraltro Ciccio Franco nutriva molta ammirazione) e con il quale aveva anche molte similitudini. Erano l’esatto opposto del modello politico che allora andava per la maggiore, erano tutt’altro che damerini con ghette e pomate. Ciccio Franco come Almirante non parlava in politichese, non usava fumisterie intellettualistiche, era un efficacissimo comunicatore e la sua oratoria risultava diretta, popolare».
Il sanguigno sindacalista della Cisnal fu eletto senatore nel 1972 con circa il 37% di suffragi nell’intero collegio ed il 48% in Città (un reggino su due allora votò per lui), pari ad oltre 47.000 voti. Fu rieletto nel 1976, nel 1979, nel 1983 e nel 1989.
Ciccio Franco ricoprì la carica di consigliere comunale ininterrottamente per circa 30 anni, a testimonianza del grande gradimento popolare che lo ha sempre accompagnato nella sua attività politica ed a riprova del suo viscerale amore per la Città.
«Una Città, oggi, che sotto la guida di Giuseppe Scopelliti è in progressivo cammino verso quei traguardi e quelle ambizioni che Egli prospettava ed agognava già negli anni ’70. Era un uomo certamente d’azione – continua Agliano – un combattente, che non conosceva cosa fossero la paura o l’accomodante spirito di compromesso. Ciccio Franco era un generoso, un puro di cuore e la sua disponibilità lo portava a condividere fino in fondo i bisogni e la povertà dei più umili».
«Oggi quindi – prosegue il consigliere comunale – noi ricordiamo, Reggio ricorda, un personaggio indimenticabile che ci ha lasciato una ricca eredità di affetti, di capacità, di virtù. Ci ha insegnato l’arte della politica, quella vera, quella pulita, la politica della spirito di servizio, dell’interesse della collettività, dal dare e non dell’avere, del concreto e non dell’effimero, della fierezza e non dell’asservimento».
«Credo – conclude l’esponente pidiellino al Comune – siano sempre vive nella memoria delle migliaia di persone presenti in quella triste e uggiosa domenica sul sagrato della Chiesa di S. Lucia le parole di Gianfranco Fini che sintetizzò da par suo i sentimenti di tutti: “Caro Ciccio, noi sappiamo che gli eroi non muoiono mai, ma chiudono soltanto gli occhi e si nascondono allo sguardo altrui. Noi sappiamo che non te ne vai per sempre; perché fosti per davvero un eroe, l’eroe di tanta brava gente coraggiosa, fiera, umile, tenace; l’eroe che, pagando di persona come sempre sanno fare gli eroi, seppe ridare ad una città ed al suo popolo una grande, una bella speranza”».

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