Premio Anassilaos alla Medicina al professor Franco Borruto

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Reggio Calabria. Questo il commento del professor Franco Borruto, del Dipartimento Materno Infantile e di Biologia-Genetica – Università degli Studi di Verona, cui è andato il riconoscimento “Anassilaos” alla Medicina. “Il premio conferitomi – ha detto – appaga l’orgoglio del ricercatore soprattutto perchè viene dalla mia città e dalla mia terra che ho lasciato da 35 anni. Nel premio considero valorizzato il mio impegno in difesa della salute della donna che ho sempre ritenuto il mio principale obbiettivo, il secondo di trasmettere le conoscenze che ho maturato nei miei soggiorni nelle varie realtà scientifiche mondiali agli allievi che mi sono stati affidati. L’università italiana vive una crisi profonda per la preclusione dell’accesso ai giovani: l’ultimo massiccio reclutamento dei ricercatori riguarda gli anni ottanta; adesso, soprattutto nelle facoltà scientifiche, rappresentano un “patetico attendere la pensione”! La ricerca scientifica si nutre di sogni ed entusiasmi che sono incompatibili a sessanta anni. Un professore universitario che resta in ruolo oltre 70 anni è fuori dal tempo, impensabile nel mondo della culura anglosassone e anche in Francia: non credo faccia gli interessi dell’università fa i propri! Vorrei sottolineare un ultimo punto: nel consegnarmi il premio sono stati evocati i miei contributi alla campagna vaccinale contro il papillomavirus: nel sud Italia una donna su due non fa il pap test e questo è grave, rappresenta una incosciente ed irresponsabile sfida ad un tumore aggressivo e mortale che la prevenzione può sicuramente vincere. I media e chi si occupa di politica sanitaria devono veicolare questo messaggio il tumore del collo dell’utero sarà vinto e scomparirà se vaccinazione e pap test entreranno nella coscienza collettiva: il virus del papillomaumano è una condizione necessaria allo sviluppo del cancro ma soprattutto è un virus che non è “mutato” da milioni di anni qundi il vaccino è sicuramente efficace nel prevenire l’infezione dai ceppi target”.

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