Concluso il progetto “Having fun with english”

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Si è chiuso lo scorso venerdì con la conferenza stampa conclusiva il progetto “Having Fun With English”, l’esperienza che ha portato 40 studenti delle SMS “Gebbione – Bevacqua” e “G. Galilei” in Inghilterra grazie all’intervento che l’Assessorato Istruzione, Alta Formazione e Ricerca della Regione Calabria ha destinato, attraverso le risorse del Fondo Sociale Europeo, a progetti residenziali di educazione linguistica. Durante la conferenza stampa le Dirigenti Scolastiche della Scuola Media Statale “Gebbione – Bevacqua”, Prof.ssa Adelina Pensabene, Responsabile del Progetto, e della Scuola Media Statale “Galileo Galilei”, Prof.ssa Piera Caltabiano, Coordinatore Didattico – Scientifico, hanno presentato l’iniziativa e i risultati ottenuti al termine di questa esperienza. Il progetto “Having fun with english”, ha offerto a 40 alunni, 20 per la Scuola Media Gebbione – Bevacqua e 20 per la Scuola Media Galileo Galilei, la possibilità di vivere per tre settimane, dall’11 ottobre all’1 novembre 2009, un’esperienza indimenticabile in Cornovaglia e nel Devon, terre di miti e straordinarie leggende. Una vera full immersion nella lingua inglese, che ha favorito il miglioramento ed il potenziamento delle competenze linguistiche grazie alla frequenza di un corso di 60 ore di lezioni frontali in aula con docenti madrelingua e, allo stesso tempo ha consentito l’approccio ad altri usi, consuetudini e tradizioni, la scoperta geografica, storica, artistica di uno Stato e di un territorio diverso grazie alle numerose escursioni organizzate con il supporto della scuola frequentata, la LAL SCHOOL di Torbay, località di mare che, negli anni, si è conquistata il titolo di regina della costa inglese, un luogo che si ricorda, nella storia britannica, per diversi motivi: come sede della Marina nel conflitto contro la Francia di Napoleone; come luogo di vacanze dall’aristocrazia e dall’alta borghesia vittoriana e, soprattutto, come città natale della grande scrittrice Agatha Christie.
Così i ragazzi hanno conosciuto il Parco nazionale di Dartmoor ( che conserva uno dei paesaggi preistorici meglio conservati dell’Europa del Nord) e le brughiere in cui Conan Doyle ambientò le vicende di “Sherlock Holmes e il mastino dei Baskerville”. Hanno visitato il Dingles Fairground Heritage Centre che ospita la maggiore collezione di giostre e memorabilia relativi ai parchi gioco inglesi dal 1800 ad oggi. Ed, ancora, sono stati a Tintagel, in Cornovaglia, famoso per il castello di Re Artù e la grotta tra le scogliere, che si dice fosse abitata da Mago Merlino ed hanno trascorso divertentissimi momenti al Babbacombe Model Villane: il più grande villaggio in miniatura del Regno Unito che (con le sue migliaia di modellini di palazzi, veicoli,persone disposti su un parco di 4 acri) riesce perfettamente a rappresentare l’essenza dell’Inghilterra. Un’altra gita li ha, poi, portati ad Exter: il capoluogo del Devon che fu fondato dai Romani e il cui ruolo è sempre stato centrale nelle battaglie fra gli inglesi e i loro nemici. Una città ricca di testimonianze storiche di diverse epoche. Durante la conferenza i docenti accompagnatori e gli stessi studenti hanno raccontato la propria esperienza supportati dalla proiezione di presentazioni e fotografie scattate durante il soggiorno in Inghilterra sottolineando la valenza positiva che il viaggio studio ha avuto su ognuno di essi. Unanime la consapevolezza che questa esperienza abbia portato ad arricchire di significato la sfera socio-affettiva di ognuno, permettendo di creare nuovi rapporti amicali, di comprendere fattivamente l’importanza dell’interazione, dell’integrazione e della diversità e di percepire gli insegnanti in modo differente dalla quotidianità scolastica. Indubbiamente, trascorrere tre settimane in un paese straniero ha significato dover imparare a superare le proprie insicurezze, i propri timori e ad esprimersi nella lingua autoctona, riuscendo ad acquisire familiarità con termini, accenti e pronuncia, fluidità nell’utilizzo di modi, tempi e forme grammaticali e migliorando gradualmente la capacità di comprensione e di rielaborazione. I ragazzi, dovendo quotidianamente affrontare situazioni di “novità”, hanno conquistato maggiore autonomia, senso di responsabilità, fiducia e sicurezza nelle personali capacità ed hanno iniziato a cogliere i propri punti di forza e di debolezza. Tutti gli allievi, grazie anche all’interazione con studenti di diverse nazionalità, hanno compreso il valore di ciò che stavano vivendo, e si sono resi conto di quanto sia indispensabile possedere codici linguistici diversi dal proprio, capacità di adattamento e apertura mentale per inserirsi e competere nell’Europa e nel mondo. Uscire dal proprio vissuto ed allontanarsi per la prima volta dalla propria famiglia per un periodo così lungo ha richiesto una buona dose di autocontrollo e soprattutto la convinzione del rispetto delle regole ma, ha consentito a ciascuno di avere una più concreta percezione degli spazi e di operare effettivi confronti con la propria realtà sull’organizzazione strutturale sia in ambito scolastico, sia in ambito civile e sociale. Tutto ciò sintetizza l’efficacia dell’esperienza culturale, formativa ed umana fatta dagli alunni e contestualmente l’efficacia dell’azione di sostegno messa in campo dalla Regione Calabria per favorire la conoscenza dell’inglese ed abbattere le barriere culturali che spesso sono di ostacolo alla crescita ed allo sviluppo.

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