Bronzi di Riace. Sopralluogo a Palazzo Campanella

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Anche il Kouros, i Dioscuri, il gruppo acroteriale del tempio di Marafioti e alcuni sarcofagi di pregio saranno esposti a palazzo Campanella. Questi straordinari reperti archeologici, che rientrano tra le più importanti testimonianze al mondo della cultura magnogreca, nei prossimi mesi saranno custoditi nella sede del Consiglio regionale che ospiterà il laboratorio di restauro dei Bronzi di Riace. E’ questa la principale novità emersa dal sopralluogo che si è tenuto stamattina nella sala “Federica Monteleone”, dove a breve saranno trasferiti i due Guerrieri per essere sottoposti ad un’accurata cura, al fine di assicurare l’incolumità delle preziose statue.
Alla riunione operativa hanno preso parte alcuni tecnici della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. A guidare la delegazione è stato l’archeologo Pasquale Dapoto, responsabile del laboratorio di restauro che sarà allestito nelle prossime settimane. Assieme a lui vi erano, tra gli altri, il geometra Domenico Venezia del Museo nazionale della Magna Grecia, l’architetto Leonardo Previ dell’Università Cattolica di Milano e l’ingegnere Fabio Mucciola, direttore tecnico dell’azienda che si occuperà della climatizzazione dell’ambiente in cui saranno collocati i preziosi reperti.
L’incontro di questa mattina si è svolto in due fasi. Nella prima parte, i tecnici della Soprintendenza hanno visionato il salone, facendo il punto della situazione logistica assieme ai vertici burocratico-amministrativi del Consiglio regionale. Questi ultimi hanno avuto modo di spiegare come la sala “Monteleone” offra piene garanzie in termini di staticità, videosorveglianza, vigilanza armata e presenza degli spazi necessari per allestire un laboratorio aperto al pubblico. Delucidazioni che sono state fornite dal capo di gabinetto Giuseppe Strangio, dal segretario generale del Consiglio regionale Giulio Carpentieri e dal dirigente dei Servizi tecnici Vincenzo Romeo.
La delegazione è stata successivamente ricevuta dal presidente Bova, al quale il dott. Dapoto ha ribadito come “lo spazio messo a disposizione dall’Assemblea legislativa calabrese rappresenti la soluzione ideale per accogliere i Bronzi e per allestire il laboratorio. Non occorrono migliorie di carattere strutturale – ha spiegato – ma solo piccoli accorgimenti. Servirà infatti separare con una parete trasparente l’area destinata al restauro da quella riservata al pubblico, che potrà così assistere ai lavori, e potenziare il già efficiente impianto di climatizzazione con una macchina per deumidificare l’ambiente”. L’archeologo ha aggiunto come sia allo studio la possibilità di realizzare delle riprese televisive di tutto il lavoro di restauro, al fine di produrre un’opera multimediale.
Il Presidente del Consiglio regionale ha sottolineato come “l’Assemblea guardi con favore alla sinergia istituzionale che si è creata con la Soprintendenza e, in particolare, con la dott. Simonetta Bonomi. Da parte nostra – ha spiegato l’on. Bova – c’è stata la possibilità di sostenere finanziariamente l’operazione, grazie alla politica di risparmio attuata in questa legislatura. Intendiamo offrire alla comunità dell’area dello Stretto e all’intera Calabria un’occasione per valorizzare l’inestimabile patrimonio storico ed artistico di cui disponiamo, realizzando, in prospettiva, un percorso culturale all’interno della sede consiliare. Saremmo ben lieti, infatti, dopo l’esposizione antologica dello scultore Michele Di Raco che s’inaugura oggi, di mettere a disposizione del Museo anche il salone “Green” e, con un idoneo allestimento, l’agorà centrale. Per questa via – ha concluso il Presidente – vogliamo ribadire l’idea che palazzo Campanella è la casa di tutti i calabresi, procedendo così al recupero delle radici storiche, sociali e culturali della nostra civiltà, figlia della Magna Grecia”.

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