Catanzaro. «Uno scarto tra quello che risulta essere il livello di protezione previsto nei miei confronti, e quello che in concreto viene garantito». Il pubblico ministero Gerardo Dominijanni ha spiegato così la decisione di lasciare la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Il magistrato ha illustrato i motivi della decisione che non sono rintracciabili in un sentimento di paura ma, piuttosto, nella sensazione, resa pubblica oggi nelle sue dichiarazioni, che a Catanzaro non sia stata dato il giusto peso alla gestione della sua sicurezza personale. Un collaboratore di giustizia ha denunciato che era in fase di preparazione da parte dei clan di Lamezia Terme un attentato ai danni del magistrato. Dominijanni ha ricordato che anche in altre circostanze si era scoperto che le cosche miravano alla sua eliminazione fisica e, per questo motivo, si era preoccupato di sottoporre il caso della sua protezione che, tuttavia, non avrebbe ricevuto, secondo il pm, la giusta considerazione.