In ricordo di Raffaele Valensise, il “gentiluomo della politica”

In occasione del 10° anniversario della scomparsa dell’On. Raffaele Valensise, sabato 12 dicembre a Reggio Calabria presso l’auditorium del Lucianum con inizio alle ore 10, per iniziativa della Fondazione Alleanza Nazionale, del Gruppo PdL al Comune e del Circolo di Ravagnese, si svolgerà una giornata di studi dal tema: Raffaele Valensise: Il gentiluomo della politica.
Dopo gli interventi del Sindaco Giuseppe Scopelliti e del Consigliere comunale Giuseppe Agliano, saranno l’On. Franco Maria Servello, il Sen.Giuseppe Valentino e l’Avv. Paolo Valensise a tracciare il profilo umano, politico e professionale di uno dei massimi esponenti del Movimento Sociale Italiano prima e poi di Alleanza Nazionale. Concluderà i lavori il Vice Capogruppo del PdL alla Camera dei Deputati On. Italo Bocchino.
Lillo Valensise – ricorda il consigliere comunale Giuseppe Agliano – morì il 19 novembre del 1999 a 78 anni, gran parte dei quali passati a formare le nuove generazioni della destra italiana, a promuovere innumerevoli e meritorie battaglie sociali, a guidare molte fasi delicate all’interno del partito con rigore morale, coerenza politica ed equilibrio, accompagnati da una forte carica umana, doti che lo hanno sempre contraddistinto anche nei momenti più difficili dell’agone politico.
parlamentare dal 1972 al 1998, anno in cui viene eletto componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura, un riconoscimento dovutogli per la sua profonda preparazione giuridica; Vicesegretario Nazionale con Almirante e Fini; a lungo responsabile del Dipartimento per i problemi sociali, economici e sindacali; capogruppo alla Camera dei deputati; Consigliere comunale a Reggio Calabria, Cosenza, Rosarno e Polistena, sua città d’origine.
La sua passione politica, continua Agliano, era pari alla voglia di determinare il riscatto del Mezzogiorno ponendolo al centro delle discussioni sui grandi temi di sviluppo e, pur non smentendo l’appartenenza alla tradizione della destra storica, contribuì a rinnovare con convinzione e passione il partito, attraverso le scelte di Fiuggi e di Verona affrancandolo dalle ipoteche del passato.
L’impegno per la Calabria ed il Mezzogiorno, strettamente connesso alla reale lotta alla criminalità, lo portava a sostenere che lo sviluppo economico e civile del sud è la condizione essenziale per rendere, nel mercato globale, pienamente competitivo l’intero Paese. Per lui, inoltre, il Mediterraneo costituiva una grande risorsa non ancora pienamente utilizzata.
Pertanto, conclude Giuseppe Agliano, non facciamo né fatica e né retorica a ricordare con affetto questa figura di italiano illustre, gentiluomo per natura e militante per vocazione.

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