La Cgil aderisce alla manifestazione di sabato contro il Ponte

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La Cgil Metropolitana di Reggio Calabria – Locri e la CGIL Metropolitana di Messina insieme aderiscono alla Manifestazione nazionale No Ponte che si terrà sabato prossimo 19 dicembre a Villa S.Giovanni. “Distrarre le poche risorse esistenti dalle opere veramente indispensabili oggi più che mai appare un’offesa ai nostri territori”. Così Lillo Oceano e Francesco Alì rispettivamente Segretario Generale della Cgil Metropolitana di Messina e della CGIL Metropolitana di Reggio Calabria – Locri, spiegano l’adesione congiunta delle due Camere del lavoro dello Stretto alla manifestazione.
In particolare Lillo Oceano e Francesco Alì evidenziano le misure davvero indispensabili alla mobilità e allo sviluppo dei due territori. “Mentre le Ferrovie stanno pubblicizzando a gran voce la recente conquista della Freccia rossa che collega in meno di tre ore Roma con Milano, qui da noi tre ore non bastano nemmeno per andare da Messina a Palermo o da Reggio Calabria a Catanzaro – spiegano i Segretari Generali delle province dello Stretto -. Mentre si intensificano gli annunci circa la soppressione dei treni a lunga percorrenza e mentre il nuovo orario invernale ha soppresso corse e treni indispensabili ai pendolari si continua ad inseguire l’avvio dei lavori di un’opera evidentemente non prioritaria. Il Governo – sollecita Oceano – prenda coscienza che il nostro territorio ha innanzitutto bisogno di strade e autostrade, serve che FS non ci abbandoni con la motivazione inaccettabile della bassa rimuneratività del servizio, serve trasformare davvero il Tito Minniti nell’Aeroporto dello Stretto predisponendo collegamenti diretti da Messina e biglietti a tariffe competitive. Servono risorse per la messa in sicurezza de per garantire l’incolumità fisica alle nostre famiglie”.
Le Cgil di Messina e di Reggio hanno da tempo avviato una stretta collaborazione nata dalla condivisione di un obiettivo, la realizzazione dell’Area Metropolitana dello Stretto, e delle tante problematiche che accomunano i due territori. “La Calabria e in particolare la zona di Reggio condivide sia dal punto di vista geomorfologico che da quello socio-economico problemi e difficoltà con l’area di Messina- osserva Alì-. E non sarà certo il Ponte sullo Stretto a risolverli. Occorre piuttosto garantire la conclusione al più presto dei lavori dell’A3, garantire l’incolimità di lavoratori e impresa, rendere sicura la SS 106, potenziare i servizi di collegamento pubblici dal centro verso le periferie e viceversa e tra le periferie. E occorre infine far partire la Metropolitana dello Stretto per dare risposte ai pendolari che quotidianamente vivono le difficoltà di un servizio approssimativo. Mentre si accavallano i dati negativi sull’occupazione e sulle imprese – conclude Alì-, e mentre le colline si sgretolano per i mancati interventi di decenni, il Governo si presenta come un occupatore con i suoi personalissimi fini ed obiettivi che nulla o quasi hanno a che vedere con i nostri bisogni”, basti pensare alla variante ferroviaria di Cannitello che creerà una muraglia di cemento che devasterà un territorio già in equilibrio precario.
Ufficio Stampa
CGIL Metropolitane
Messina e Reggio Calabria – Locri

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