A Dario Pellegrino la borsa di studio “Luigi Rende”. Bova: “Esempio della bellezza della vita”

Giuseppe Bova

Reggio Calabria. Una cerimonia sobria ma particolarmente toccante. E’ stata, come sempre, carica di significato la consegna della terza borsa di studio intitolata alla memoria di Luigi Rende, la guardia giurata uccisa l’1 agosto 2007 nell’assolvimento del dovere, durante un conflitto a fuoco con una banda di rapinatori davanti a un ufficio postale di Reggio Calabria. Quest’anno l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha conferito il riconoscimento a Dario Pellegrino, di dodici anni, figlio di Agnese Falgetano, una delle vittime della sconvolgente alluvione che ha seminato morte e distruzione nel messinese all’inizio dello scorso mese di ottobre. Ad accompagnarlo a palazzo Campanella sono stati il fratello Antonino e il padre Santo, nelle cui mani il presidente dell’Assemblea legislativa, Giuseppe Bova, ha consegnato l’assegno di sedicimila euro che servirà per sostenere gli studi del ragazzo di Briga Superiore. La somma è stata erogata dalla banca “Monte dei Paschi di Siena”, titolare del servizio di tesoreria del Consiglio regionale, sulla base della convenzione che prevede lo stanziamento di tale contributo per scopi benefici. All’incontro, svoltosi negli uffici della Presidenza, hanno preso parte i congiunti di Luigi Rende, tra cui i genitori, il fratello Sabatino, la signora Angela e la figlia Sharon. Presente anche la famiglia di Antonino Laganà, il bimbo di Melito Porto Salvo che lo scorso anno è rimasto ferito accidentalmente alla testa da una pallottola vagante, esplosa da un killer durante un agguato teso a un pregiudicato. Significativa anche la rappresentanza istituzionale: oltre al presidente Bova, vi erano il segretario questore del Consiglio regionale Giuseppe Guerriero, il delegato del sindaco di Messina, Melino Capone, il viceprefetto della città peloritana, Antonio Contarino, e la delegata del prefetto di Reggio Calabria, Antonella Surace. “Dario è l’esempio della bellezza della vita – ha spiegato il presidente Bova -. Sua madre gliel’ha data quando è nato e gliel’ha restituita il giorno in cui è morta, perché lo ha salvato, mandandolo in un’altra stanza a prendere delle candele per illuminare la casa rimasta al buio; in quel momento è sopraggiunta la valanga di acqua, fango e detriti che ha causato il crollo di uno dei muri della cucina, sotto cui Agnese Falgetano ha perso la vita”. Il massimo rappresentante del Consiglio regionale ha sottolineato come “la Calabria abbia vissuto con profondo dolore e commozione, partecipando al cordoglio delle comunità messinesi, quelle drammatiche giornate in cui la pioggia sembrava non cessare mai, mentre la montagna incombeva minacciosa su interi paesi. Vorremmo che tutto questo non si ripetesse – ha aggiunto il presidente -. O quanto meno che gli uomini e le istituzioni facessero di più per attenuare gli effetti del dissestro idrogeologico che spesso è causato dall’incuria e da una dissennata gestione dei nostri territori, minandone la sicurezza. Intanto – ha concluso Bova – nel nome di Luigi Rende e del suo eroico gesto, consegniamo questa borsa di studio a Dario. E’ solo un piccolo gesto, che potrà però aiutarlo ad andare avanti, soprattutto nel fondamentale percorso dell’istruzione e della formazione”.

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