Anche quest’anno la Befana dell’Avis unisce il divertimento per i più piccoli all’impegno sociale degli adulti

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Reggio Calabria. Centinaia di bambini convocati dall’Avis cittadina si sono dati appuntamento questa mattina presso l’Auditorium San Paolo, per incontrare la Befana e ricevere dalle mani della simpatica vecchietta tantissimi doni. Il consueto incontro annuale dei donatori di sangue avisini unisce all’allegria e alla gioia dei più piccoli, l’impegno concreto degli adulti donatori. «Donare è un dovere implicito nonché elemento su cui deve fondarsi una società civile», ha chiarito l’ arcivescovo metropolita monsignor Vittorio Mondello. Parole sposate a pieno dall’onorevole Giovanni Nucera e dall’assessore Tilde Minasi. «L’Avis – ha detto Minasi – è un esempio concreto di volontariato attivo nella nostra città. I donatori sono una grande famiglia e la loro testimonianza diventa uno stimolo per quanti ancora non lo sono». Buono il bilancio della raccolta di sangue nel 2009 illustrato dalla voce del presidente della sezione comunale, Mimmo Nisticò. «Le donazioni, comprese quelle di aferesi sono aumentate notevolmente e hanno contribuito in maniera sostanziale a far svolgere con tranquillità, ai medici del nostro nosocomio, il difficilissimo compito al servizio dei malati».« La città – ha poi aggiunto Nisticò – deve però, fare un ulteriore sforzo di donazione in vista dell’istituzione della Cardiochirurgia che, richiederà grande impiego di sangue». I risultati e la valenza dell’opera dell’Avis sono stati poi esposti dal direttore del Centro trasfusionale dell’ospedale reggino, Giuseppe Bresolin.«C’è ormai la consapevolezza di un volontariato maturo, cresciuto anche grazie ai numerosi protocolli europei che garantiscono una maggiore sicurezza trasfusionale». Subito dopo gli interventi del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Mario Santagati e del presidente Avis regionale Paolo Marcianò, l’arrivo della Befana, una vecchietta non così tanto vecchia e molto moderna che arriva in moto, non dimenticando di mettere il casco e fa impazzire di gioia tutti i più piccini che con aria impaziente aspettano il loro dono.

Dominella Trunfio

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