Al “Cilea” rivive “Il giuoco delle parti”

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Reggio Calabria. Grande successo venerdì sera al teatro “Francesco Cilea” per la prima de “Il giuoco delle parti”, uno dei grandi classici del teatro pirandelliano, portato in scena dal Teatro Stabile di Calabria, progetto e drammaturgia di Egisto Marcucci, tornato dietro le quiente dopo un lungo stop, regia di Elisabetta Courir. Essenziale, illuminata da pochi ma incisivi tocchi di colore la scena, che si apre sul dialogo ossesionato ed ossessionante tra Silia (Marianella Barilli) e Guido Venanzi (Leandro Amato), rispettivamente moglie fedifraga e amante. Teatro dell’incontro il salotto del tetto coniugale, invaso di petali di rose. Quelle stesse rose che il marito Leone Gala (Geppy Gleijeses), che ogni sera per mezz’ora torna a “salvare le apparenze”, le porta.
L’opera, splendida fotografia del gioco opprimente delle maschere e dei ruoli che soffoca la società borghese, gioca con toni cromatici netti, senza sfumature, per rappresentare anche visivamente, l’entità di una frattura insanabile tra due anime profondamente diverse: il placido, razionale e inattacabile Leone e la passionale, inquieta e controversa Silia, che passano la vita a ferirsi consapevolmente, fino a ideare, sfruttando la fortuita occasione dell’offesa subita in casa dalla donna ad opera di un galantuomo, un duello mortale. Il “gioco delle parti” impone che sia Leone a sfidare, ma il duello all’ultimo sangue alla fine spetta all’amante, che va a battersi e muore.
Splendida l’interpretazione di Geppy Gleijeses, magistrale interprete di una delle maschera più riuscite della letteratira pirandelliana. Sul palco, il pluripremiato attore non lesina ironiche stoccate al vetriolo e monologhi lucidi e razionalizzanti sulla vita e le convenzioni borghesi.
Buona la prova della giovane attrice Mariolina Bargilli e del beniamino del pubblico televisivo Leandro Amato, celebre interprete delle pluripremiate fiction “Elisa di Rivombrosa” e  “Un posto al sole”.

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