“Donne per…” l’emendamento a firma Liliana Frascà

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In un Paese come l’Italia, in cui le libertà e i diritti delle donne affondano dietro manifesti pubblicitari che ne mercificano il corpo e candidature suggerite più dall’avvenenza che dalla formazione e dal talento culturale e politico, parlare di emancipazione sembra fuori tempo e fuori luogo.
Eppure più che mai è necessario oggi rilanciare i temi e la cultura dei diritti e della pari dignità delle donne, il ruolo strategico della loro valorizzazione ed inclusione sociale soprattutto nel mondo del lavoro, in politica e nei ruoli dirigenziali, per fondare quel nuovo modello sociale e culturale, inclusivo, meritocratico e solidale, senza il quale non si potrà uscire realmente dalla crisi di sistema e di valori che stiamo vivendo.
Per questo motivo ora, occorre dare maggiore visibilità alle donne in politica.
Per le prossime tornate elettorali, in Parlamento, ma soprattutto alle Regioni, dove forse è più facile, bisogna che i gruppi e le istituzioni femminili, trasversalmente, lavorino per modificare le Leggi elettorali per una garanzia di presenza di Genere.
Io suggerisco di cominciare dalla riforma varata dalla Regione Campania, che è finalmente una legge che promuove veramente la parità fra uomini e donne nelle assemblee elettive, così come prescrive l’art. 117-7°comma della Costituzione.
La maggiore novità della legge consiste, infatti, oltre all’abolizione del listino, nell’aver introdotto il sistema della doppia preferenza facoltativa che ogni elettore può esprimere per votare sia un uomo che una donna.
La norma ha una chiara funzione promozionale della democrazia paritaria, la doppia preferenza è, infatti, validamente espressa solo se vengono indicati nel voto un uomo e una donna, altrimenti il secondo nome espresso sulla scheda, se dello stesso genere, è da considerarsi nullo.
Con questo sistema si dà una forte spinta alla promozione della rappresentanza femminile in politica, eliminando in origine per l’elettore il dilemma di dover scegliere fra un candidato uomo ed una candidata donna: da oggi in poi in Campania il sesso dei Candidati non sarà più un elemento di discriminazione, ma un fattore di promozione.
Facciamo in modo che anche la Calabria possa fregiarsi di questo strumento di alta democrazia e sosteniamo con forza l’emendamento relativo alla doppia preferenza, bocciato dalla Conferenza dei Capigruppo, ma che sarà riproposto dall’on.le Liliana Frascà nel prossimo Consiglio Regionale della Calabria.

Francesca PENNA
Associazione di Volontariato
Donne per…..

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