Il WWF incontra l’assessore regionale all’ambiente Silvio Greco

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Da lunedì scorso il WWF ha avviato una serie di incontri con le massime cariche dello Stato e delle regioni, a partire dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per indicare una road map di interventi affinchè il nostro Paese compia tutti i passi necessari per confermare e difendere il patrimonio di biodiversità di cui l’Italia detiene il primato europeo. E’ entrata così nel vivo la campagna del WWF per l’Anno della Biodiversità, appuntamento lanciato dall’ONU che vede in questi giorni a Madrid la Conferenza dei paesi europei impegnati nel fissare entro marzo il target “biodiversità” per l’Europa per il Post 2010. Ecco un’anticipazione di alcune delle proposte WWF indicate come prioritarie per l’Italia: la definizione di una Strategia Nazionale della Biodiversità, preceduta da un’apposita Conferenza preparatoria; la definizione nell’ordine del giorno del Parlamento di una Legge quadro sulla biodiversità che contempli anche l’istituzione di un apposito Fondo per la biodiversità; la considerazione della biodiversità quale patrimonio facente parte integrante della ricchezza della Nazione. Nel corso di un incontro tra una delegazione del WWF Calabria (composta dal Presidente Beatrice Barillaro, dal Consigliere Nicola Gambardella e dal segretario Pino Paolillo) e l’Assessore Regionale all’Ambiente Silvio Greco , il WWF ha presentato un pacchetto di proposte istituzionali ed uno speciale Calendario della Biodiversità che evidenzia gli appuntamenti principali che nel 2010 vedranno il nostro paese impegnato sia al livello nazionale che internazionale su questo tema. La delegazione degli ambientalisti ha sottolineato che la Calabria da parte sua, nonostante la scellerata attività di sfruttamento e di distruzione perpetrata a vari livelli, custodisce ancora un grande patrimonio naturalistico da salvaguardare. Lungo le coste sopravvivono tratti scampati all’oltraggio della cementificazione, ma che ancora non godono di nessuna tutela (un esempio per tutti: la splendida Costa Viola tra Palmi e Bagnara), mentre la biodiversità degli habitat delle zone interne è continuamente minacciata da numerosi fattori quali il consumo dei suoli, l’apertura di strade, tralicci, la caccia e il bracconaggio, l’immissione di specie alloctone, gli incendi ecc. Il WWF Calabria in particolare ha auspicato che, la Regione nel 2010 si impegni in politiche innovative a tutela della biodiversità: 1. predisponendo i Piani d’azione regionali per dare attuazione concreta alla Strategia nazionale; 2. inserendo nei Piani Paesaggistici a pieno titolo la tutela della biodiversità prevedendo; 3. costituendo un sistema integrato delle aree protette nazionali e regionali con obiettivi concordati e convergenti; 4. rispettando rigorosamente le Convenzioni internazionali, le Direttive comunitarie, i principi costituzionali e le leggi statali in materia di tutela e conservazione degli habitat naturali e di gestione della fauna limitando e regolamentando più severamente, tra l’altro, l’attività venatoria; 5. cogliere adeguatamente le opportunità offerte dall’Unione Europea per la conservazione della biodiversità e del paesaggio contemplate nella programmazione dello Sviluppo Rurale 2007 – 2013; 6. tenere adeguatamente conto della biodiversità nei processi decisioni e di valutazione dei diversi interventi settoriali (VAS, VIA, VdI) e nelle attività di monitoraggio e ricerca; 7. considerare la tutela della biodiversità come elemento prioritario della pianificazione anche nei settori economici tradizionali, promuovendo anche la creazione di partnership tra i responsabili della pianificazione territoriale e della programmazione dello sviluppo economico con i soggetti istituzionali e privati che operano per la tutela della biodiversità. Tutte le proposte e le preoccupazioni della delegazione del WWF sono state ampiamente apprezzare e condivise dall’Assessore Greco. Tra le specie animali che in Calabria meritano una particolare attenzione il WWF ha ricordato la Lontra, il mammifero terrestre più raro d’Italia, la cui esistenza è minacciata dai tagli di alberi lungo i corsi d’acqua, dalle captazioni, dal prelievo di inerti, o del Lupo, ancora oggi vittima di pregiudizi e dell’uso di trappole e veleni, per non parlare del Capriolo di Orsomarso, oggetto di bracconaggio nella parte occidentale del Parco del Pollino. Numerose anche le specie di Uccelli in pericolo nella nostra regione, a cominciare dal Capovaccaio, un piccolo avvoltoio che nidifica con pochissime coppie in provincia di Crotone, oltre alla rarissima Aquila del Bonelli , del Falco Lanario, o dell’imponente Gufo Reale.
Nonostante il grande interesse che suscita come animale simbolo della tutela dell’ecosistema marino, la Tartaruga Caretta caretta continua ad essere vittima di catture accidentali lungo le nostre coste , sempre più invase da costruzioni e da attività umane che ne limitano o ne danneggiano la nidificazione, come l’uso di mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge. Tagli inconsulti, apertura di piste e strade, incendi e degrado minacciano gli ecosistemi forestali e quelli importanti per la conservazione di specie particolari, come la Felce bulbifera Woodwardia radicans, le cui origini risalgono al periodo Terziario e presente in alcune località della regione, ma non sottoposta, insieme all’intero habitat, a nessuna forma di protezione.

Fonte: Ufficio stampa WWF Calabria

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