Il “Treno della memoria” per Auschwitz con 150 studenti calabresi

Saranno 150 i giovani calabresi che partiranno il prossimo 12 febbraio per Auschwitz e Birkenau con il ”Treno della memoria”. Un lungo viaggio nel tempo e nella storia, organizzato dall’associazione torinese “Terra del fuoco” con la collaborazione di “Libera” e grazie al sostegno economico della Regione Calabria. Ma le sessanta ore di treno per raggiungere Auschwitz e Birkenau rappresentano solo un momento di un articolato percorso formativo che vede gli studenti coinvolti partecipare già da mesi a attività teatrali e interattive, approfondimenti storici e testimonianze dirette. I ragazzi calabresi, insomma, percorrono già da tempo il loro lungo viaggio attraverso i temi della memoria come hanno spiegato, nel corso di un incontro con la stampa, il vicepresidente della Regione Domenico Cersosimo, don Pino Demasi, referente di Libera per la Piana di Gioa Tauro e dell’associazione “Terra del Fuoco” e Michele Tripodi, assessore alla Legalità della Provincia di Reggio Calabria. “Il “Treno della memoria – ha ricordato infatti il vicepresidente della Regione Domenico Cersosimo – vede i ragazzi impegnati in un lavoro che dura da tempo sul tema della memoria, dell’immane disastro creato dal nazismo e dalla violenza dell’uomo sull’uomo. Continua con un percorso formativo molto intenso per gli studenti durante le sessanta ore di attraversamento fino a arrivare a Auschwitz . Gli studenti saranno poi giovani ambasciatori in Calabria di quella necessità di scoprire di combattere i piccoli Auschwitz che sono nella nostra coscienza e nella nostra quotidianità”.
L’iniziativa “Treno della memoria” come ha sottolineato anche don Pino Demasi di Libera vuole coniugare la memoria dei fatti storici con l’attenzione degli studenti al tema della legalità. “ Auschwitz non è solo luogo di pellegrinaggio – ha detto don Pino – ma è una pagina della storia che purtroppo continua a ripetersi in altre forme e in altri modi. Il progetto terminerà con la visita dei nostri ragazzi, il 25 Aprile, dei terreni confiscati alla mafia”.
Nel progetto la Regione Calabria ha scelto di privilegiare le scuole tecniche, “che spesso hanno meno opportunità rispetto ai licei – ha aggiunto Cersosimo – Inoltre, in generale, vogliamo colmare tutti i divari. Quelli tra gli studenti calabresi e gli studenti del Nord, quelli tra i ricchi e i poveri, quelli tra scuola e scuola, per evitare ogni forma di segregazione sociale. Ognuno dei 320.000 studenti della scuola calabrese è un capitale della nostra società, l’occasione, per tutta la regione, per fare un salto. I ragazzi sono il nostro presente, prima ancora che il nostro futuro. La scuola è il primo luogo dell’apprendistato civile e, nella nostra idea, è anche la speranza costituzionale all’uguaglianza. L’obiettivo di ogni educatore dovrebbe essere quello di portare ogni ragazzo, soprattutto il più svantaggiato, al livello degli altri”. Il “Treno della memoria” è solo uno dei tanti momenti di quei percorsi “extracurriculari” da affiancare alle attività didattiche dentro le aule scolastiche. “Puntiamo moltissimo, e da sempre – ha concluso il vicepresidente Cersosimo – a valorizzare attività quali la musica, la matematica, le lingue, ma anche i campi scuola nella natura. Se nella classe c’è una giusta gerarchia, una distanza tra insegnanti e allievi, in un luogo come un treno questa distanza si infrange e si innescano processi formativi diversi e ugualmente importanti”.

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