Trasporti. Uil: “Riprendiamoci il treno”

Oggi 1 marzo, una pagina amara della storia della Calabria che con oggi, rispetto la scellerata decisione del Gruppo FS si allontana ancora di più dal resto del Paese. I suoi cittadini che si vedono benché sancito dalla Costituzione espropriati dal diritto alla mobilità ferroviaria sufficiente e di qualità.
Il fallimento di una politica, quella calabrese che, non ha saputo o voluto opporsi veramente e non pleonasticamente con sole dichiarazioni di circostanza, all’arroganza del Gruppo FS e alla disattenzione ed insensibilità del Governo centrale.
Una città metropolitana, Reggio, un’area dello Stretto che vedono svanire il sogno di raccordarsi sinergicamente sempre di più e meglio con il Nord del Paese ed il cuore dell’Europa.
Una grande categoria, i ferrovieri ed i lavoratori dell’indotto che oggi vedono sparire una importante di attività, di lavoro e che da qui a poco, vedranno dissolversi tantissimi posti di lavoro nell’indifferenza generale di chi, poteva e doveva, per missione o responsabilità buttare il cuore oltre l’ostacolo.
Magra consolazione, vedere oggi 1 marzo alla stazione di Reggio Calabria, tanti, tantissimi ferrovieri sotto le bandiere della UIL protestare civilmente e democraticamente, rivendicando il diritto al lavoro.
Un sitin, una protesta, voluta principalmente da loro e sostenuta, con convinzione e forza dalla UILTrasporti.
Una protesta che anticipa, la grande mobilitazione generale dei ferrovieri che si terrà giorno 9 marzo, in occasione dello sciopero regionale proclamato ancora una volta, solo e solamente dalla UIL.
Uno sciopero per gridare la rabbia, la preoccupazione dei ferrovieri e dei tanti lavoratori dell’indotto.
Uno sciopero, per non dimenticare ne consegnare all’oblio l’impegno, il sacrificio di migliaia di ferrovieri che sono stati fin qui l’anima viva di questa Azienda ferroviaria, oggi matrigna.
Uno sciopero per rispondere con i fatti a chi tanto blatera, cincischia ed è quasi sempre in ritardo sulle decisioni che contano, a chi pensa che oggi la UIL è sola ma soprattutto a chi invece; i ferrovieri ed le migliaia di pendolari che vogliono condividere con noi, non solo le preoccupazioni, la rabbia ma soprattutto la speranza di poter attraverso una grande battaglia sindacale e di civiltà, riconquistare il diritto al lavoro ed il diritto a godere di un sistema di mobilità ferroviario moderno, efficiente, di qualità.
La UILTrasporti, il Sindacato dei Cittadini, è consapevole di essere ancora una volta, non soltanto dalla parte dei lavoratori ma anche dalla parte del popolo calabrese.
E proprio oggi 1 marzo 2010, che questa protesta, dei tanti ferrovieri dei tanti giovani, che sventolano il vessillo della UIL, della speranza, della lotta, noi gridiamo: possiamo farcela, possiamo vincere, vogliamo vincere.
Per questo, abbiamo adottato uno slogan che pensiamo possa illuminare e guidare la nostra azione: RIPRENDIAMOCI IL TRENO

Exit mobile version