I “Carmina Burana” conquistano il pubblico del Cilea

Reggio Calabria. “O Fortuna, velut luna statu variabilis, semper crescis aut decrescis; vita detestabilis nunc obdurat et tunc curat ludo mentis aciem,egestatem, potestatem dissolvit ut glaciem”. Inizia così lo spettacolo de i “Carmina Burana”, di Carl Orff, andati in scena ieri sera, al teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. È proprio il celebre carme “O Fortuna” ad essere stato scelto per aprire l’evento che ha visto salire sul palco del teatro reggino il coro e l’orchestra del Conservatorio “Cilea”, diretti rispettivamente dai maestri Bruno Tirotta e Julian Kovatchev. Kovatchev, bulgaro di nascita, ma tedesco d’adozione, è uno dei più grandi direttori d’orchestra contemporanei; la sua carriera, iniziata con lo studio del violino, l’ha portato ben presto ad appassionarsi alla direzione d’orchestra grazie soprattutto alla collaborazione prima con Herbert Ahlendorf e successivamente con Herbert von Karajan. Kovatchev ha debuttato in Italia nel 1985 al Teatro “Verdi” di Trieste con la “Jenufa di Janàcek” è così è diventato un ospite regolare dei maggiori enti lirici italiani. Dal Teatro alla “Scala” di Milano al “San Carlo” di Napoli, passando ad esempio per l’ “Opera” di Roma, la “Fenice” di Venezia, il teatro “Massimo” di Palermo e il “Carlo Felice” di Genova. Il grande direttore comunque non è la prima volta che giunge in riva allo stretto. Ha già diretto più volte l’orchestra reggina proprio al “Cilea”. Kovatchev non è l’unico ad aver vantato, ieri sera, un così eccellente curriculum.

Per i “Carmina Burana” si sono esibiti inoltre, la soprano Paola Cigna, allieva di Jolanda Meneguzzer, diplomatasi in canto con lode e menzione speciale presso il Conservatorio “Cherubini” di Firenze sotto la guida di Walter Alberti. Nel suo repertorio si registra l’interpretazione di Lucia ne la “Lucia di Lammermoore” di Gaetano Donizetti andata in scena al Teatro dell’ “Opera Giocosa” di Savona, dove ha preso parte anche alle produzioni del “Don Giovanni” nel ruolo di Zerlina, ne “Le nozze di Figaro” ricoprendo la parte di Barbarina. Paola Cigna è stata poi Adalgisa ne la “Norma “ e Gilda nel “Rigoletto”, Frasquita nella “Carmen” di George Bizet e Papagena nel “Die Zauberflöte” rappresentato al “Carlo Felice” di Genova. A fianco di Paola Cigna ieri sera c’erano poi, il controtenore tedesco Matthias Rexroth, che ha regalato al pubblico accorso una sublime performance, il cui repertorio lirico sacrale comprende, tra gli altri, i celebri nomi di Haendel e Bach, ed il baritono Carlo Morini che grazie alla sua vocalità è riuscito ad emergere nel repertorio brillante (costituito dalle opere di Rossini e  di Mozart) ed in quello verista composto in gran parte da Leoncavallo e Mascagni. Morini, vista la sua larga esperienza, nel suo repertorio include l’esecuzione di alcuni importanti compositori moderni e contemporanei come Berio, Panni, Bacalov, e lo stesso Orff. Cast vincente quindi quello dei “Carmina Burana” targati made “Francesco Cilea”. Il prossimo appuntamento con la lirica, al magico teatro reggino, è previsto per il 4 ed il 6 maggio: giorni in cui verrà rappresentata la “Vedova Allegra”, operetta in tre atti scritta da Franz Lehár. Nel ruolo dei protagonisti ci saranno il celebre tenore Alessandro Safina e la soprano, di fama internazionale, Paoletta Marrocu.

Angela Panzera

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