“Operai oggi”, penultimo appuntamento per SpazioTeatro

Reggio Calabria. Siamo giunti alla penultima prova. Racconti d’inverno, rassegna teatrale a firma Spazio Teatro, ci ha proposto “Operai oggi”, un testo dissacrante, iperbolico e di forte impatto, nonostante una comicità sfrenata e costruita ad arte su due personaggi – fantocci. Ma in pratica, sfondo suggestivo della contemporaneità. Si liberano energie strane in questo lavoro di rara suggestione socio – antropologica scritto, diretto e musicato secondo i gusti di Stefano Angelucci Marino. I protagonisti sono Chiara e Tommaso, lo stesso Stefano Angelucci Marino, teatro del Sangro e Francesca D’Este, Questa Nave. E’ una rappresentazione impietosa, a tratti ridicola, che si sciacqua la faccia nell’inettitudine dei due personaggi. L’incompetenza sta nel non guardare in faccia una realtà quotidiana, che troppo bruscamente li costringe in cassa integrazione e sbatte loro addosso l’inconsistenza di una vita a due. Ma certo, il testo che ricorre a certe immagini da “Chiedi alla polvere” e non solo, distribuisce in un’ora buona di spettacolo, monologhi entusiasmanti o duelli a più fendenti, di rara virtù interpretativa e che sciolgono, passo passo, le repressioni di una donna e di un uomo avvolti dall’oblio comunicativo. Una bella prova, sorretta da una mimica teatrale interessante, e da un’indagine sociologica che troppo spesso lascia soffocare sotto la patina dei tabù classi sociali virtuali, come gli operai abruzzesi, e troppo spesso invece riporta al centro della copertina il solo dramma degli immigrati, come se i meridionali non soffrissero il loro spaesamento, come se certe donne braccate dall’illusione dell’emancipazione professionale, non si riducessero a moncherini di femmine senza valori familiari. Arguzia, sagacità, ostinatezza interpretativa, che predilige la carica tragicomica, la parodia di un malessere che ci accomuna tutti. Uomini e donne. Nord e Sud. Italiani e Stranieri.

Jenny Canzonieri


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