Gli stemmi che “raccontano” la storia della Calabria

Reggio Calabria. Un volume che è destinato certamente ad arricchire le biblioteche non solo degli studiosi e dei calabresi, ma soprattutto quelle di chi dalla Calabria, per vari motivi, s’è allontanato e vive altrove. Bene ha fatto a sottolinearlo il presidente del consiglio regionale uscente (e, speriamo, rientrante) Giuseppe Bova in occasione della presentazione alla stampa del volume sugli stemmi dei Comuni della nostra regione curato dal collega Enzo Laganà e dalla professoressa Gabriella Catalano. Dato il clima pre-elettorale, gli autori e l’editore Iiriti hanno giustamente scelto di farlo in maniera sobria, sotto la regia del giovane e brillante portavoce del presidente, Gianpaolo Latella, cui auguriamo una fortunata carriera.

Il libro colma, come ha scritto lo stesso Bova nella presentazione, una lacuna di carattere documentale, storico e sociale. Pochi, infatti, conoscono con esattezza cosa raffiguri lo stemma del proprio Comune e, men che meno, quello della Provincia d’appartenenza. Eppure, di solito, lo vediamo effigiato in testa ai documenti ufficiali, alle quotidiane comunicazioni, agli inviti per manifestazioni d’ogni tipo. Eppure, lo stemma è fondamentale per una comunità, solo di recente in Calabria si è presa coscienza di come esso non sia un semplice simbolo esteriore, ma rappresenti molto di più.

Bova auspica, ed è questa una sua vecchia idea, che palazzo Campanella, sede dell’assemblea regionale, abbia, come il Quirinale, una sala riservata agli stemmi degli enti locali. Dopo tutto, è o non è la “casa dei calabresi?”. Laganà e la Catalano non si sono limitati ad una ricerca, peraltro durata anni, sugli stemmi, ma hanno condotto un’indagine storico-sociologica, comune per comune, rivisitando percorsi già tracciati in passato, ma ormai inadeguati. Un’opera imponente che l’editore dovrebbe a breve riproporre in edizione economica (questa è stata stampata per la Regione) e che dovrebbe essere fatta conoscere nelle città dell’altra Italia dove vivono robuste comunità di calabresi. La storia d’una Calabria che tutti dovrebbero conoscere, specie i giovani che sembra abbiano smarrito la loro identità e che, spesso, non sanno nulla dei luoghi in cui sono nati e vivono.

Tratto dal blog “Sussurri e grida” di Franco Calabrò
http://francocalabro.blogspot.com

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