L’abbraccio del Consiglio comunale a Scopelliti sindaco-governatore

di Domenico Grillone
Reggio Calabria. I complimenti si sprecano. E l’intero Consiglio comunale durante la seduta di stamane rende omaggio al neo governatore della Calabria. Auguri bipartisan a Giuseppe Scopelliti, sulla cui successione da primo cittadino adesso si profilano scenari complessi. Ci sarà tempo per risolvere i problemi legati al nome del nuovo sindaco. Intanto c’è da registrare qualche passaggio del suo lungo e articolato intervento, come quello in cui ribadisce che «nel prossimo Consiglio regionale non potranno più vivere, come purtroppo è avvenuto in passato, inciuci e commistioni. Da parte mia – sostiene ancora il neo governatore – farò prevalere il nitore delle posizioni politico-istituzionali e della pratica amministrativa in un clima di confronto leale in cui si esaltino i ruoli di chi è chiamato a governare e di chi deve svolgere la funzione di opposizione». Per Scopelliti è giunto il momento di «dare corso ad una Calabria che bandisca per sempre clientelismi e affarismi». Non è mancata una stoccata ad Agazio Loiero ed ai suoi uomini di governo: «purtroppo negli ultimi giorni di attivismo della passata Giunta si è dato corso a numerosi provvedimenti che riguardano gli interessi di pochi e che spero non siano pubblicati sul Bollettino regionale per non dargli valore di legge. Faremo una verifica rigorosa, e lasceremo in vita soltanto quei provvedimenti orientati all’interesse generale della Calabria».
Poi un appello ai propri consiglieri comunali «per non far fallire o svanire otto anni di dedizione verso Reggio. La nostra città si è conquistata rispetto e considerazione in ogni parte del mondo che vanno mantenuti». L’idea di Calabria per Scopelliti è quella espressa durante la campagna elettorale. «Il voto ci ha consegnato una Calabria uniforme e oggi vi è la possibilità di dare risposte a tutti i territori. Ho un’idea complessiva dello sviluppo e intendo ribaltare le vecchie procedure secondo cui la politica si consegnava mani e piedi alla burocrazia, un metodo fallimentare. Oggi, alla luce di questo grande risultato elettorale i calabresi ci chiedono di accorciare le distanze tra le cosiddette ‘Calabrie’ con un modello di governo positivo e aperto ad ogni contributo di competenza e di onestà». «Infine – ha concluso Scopelliti – ho avuto l’impressione che la classe dirigente di centrosinistra abbia un problema di ricambio, di rinnovamento. Insomma mi è apparso evidente in tutta la campagna elettorale il distacco che c’era soprattutto tra le idee e i programmi del centrosinistra e i bisogni delle giovani generazioni».
Assenti alcuni consiglieri d’opposizione, come Massimo Canale e Demetrio Martino, sono intervenuti Lamberti, Minniti, Delfino e Meduri, mentre per la maggioranza hanno parlato, tra gli altri, Agliano, Falcomatà, Ferraro, Ferrara e Ripepi. Chiara la presa d’atto da parte del centrosinistra riguardo il responso delle urne, che per il consigliere Nuccio Barillà è stato “chiaro, massiccio ed inequivocabile”. «Il sindaco – ha proseguito Barillà – ha calamitato su di sé il bisogno di cambiamento di registro rispetto ad una politica farraginosa. È sicuramente un vantaggio avere un governatore che sia stato sindaco della città ma è importante che non sia fazioso ma in accordo ed in rete con le altre realtà calabresi». Il consigliere comunale si è detto poi in disaccordo con l’idea di estendere il cosiddetto “modello Reggio” alle altre realtà calabresi. «Un modello – ha evidenziato l’esponente d’opposizione – che si è rivelato di cartapesta e non ha prodotto profondi cambiamenti». Per Barillà c’è bisogno invece che si presti particolare attenzione ai temi dell’ambiente come il dissesto idrogeologico, le coste, la messa in sicurezza sismica e si faccia una precisa scelta sulla centrale di Saline: «Speriamo venga confermato il no della vigilia – aggiunge – e per fare di Saline un polo energetico alternativo».
Dopo questa prima fase il Consiglio ha esaminato il punto all’ordine del giorno riguardo la proposta di riorganizzazione dei Ricoveri Riuniti e l’istituzione della Fondazione, passato all’unanimità con l’astensione dello stesso Barillà, alla quale saranno trasferiti risorse umane, e quindi parte degli Lsu–Lpu, ed economiche per la gestione dei servizi ad essa collegati. È stato approvato anche lo Statuto ed il trasferimento dei servizi per la gestione della casa di riposo comunale, la Casa “Giramondo” per i senza tetto, la foresteria sociale “migra – habitat”, la gestione dei servizi di telesoccorso e segretariato sociale. Duecentomila gli euro stanziati in questa prima fase per la quale saranno coinvolte 20 unità lavorative alle circoscrizioni e 5 nella sede centrale, compresi gli operatori che già svolgevano questo tipo di servizio. Infine, alla presenza degli stessi lavoratori della cooperativa Rom 1995, si è discusso per risolvere il problema venutosi a creare dopo il passaggio del servizio della raccolta dei rifiuti ingombranti alla Leonia e prima di competenza della stessa cooperativa. Nulla di nuovo sotto il sole se non per ribadire la proposta già espressa tempo addietro: 10 lavoratori saranno assorbiti dalla Leonia mentre il resto del personale si occuperà della ricicleria.

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